iFerr-73 - Anno 2020
38 Anna Serra, napoletana Doc, è agente plurimandataria. Combattiva e tenace affronta un ambiente che ancora è pieno di pregiudizi. La ricetta per poter emergere? Professionalità e relazioni umane. iFerr: Anna ci racconti qualcosa di lei. Dove lavora e com’è diventata un’agente di commercio? Anna Serra: Sono un agente plurimandatario, ma mi dedico prevalentemente alla gestione di Varta Consumer Batteries , garantendo un efficace presidio del territorio regionale della Campania. Sono napoletana e ho il piacere di vivere ancora oggi nella mia città natale. Quando mi sono diplomata ho iniziato a lavorare in ambito amministrativo. È stata un’esperienza molto formativa. Ritengo che tutti dovrebbero avere un know-how di base per poter “sopravvivere” alla burocrazia. Diventare agente non è stata una scelta ponderata, anche se ho sempre sognato un lavoro agile, dinamico, da poter gestire in autonomia . Un giorno il mio profilo è stato segnalato alla direzione commerciale di un’azienda che cercava un agente proprio nella mia regione. Inizialmente non ho dato troppa importanza alla cosa, tant’è che ho fatto il colloquio telefonicamente con grande tranquillità. Probabilmente è stata proprio la disinvoltura con cui ho gestito la chiacchierata che è andata a mio favore. Sono stata assunta subito. È stato però un inizio da cardiopalma . Per firmare il contratto mi dovevo recare a Rimini. Sul treno però mi sono addormentata profondamente e invece di scendere a Bologna, dove avevo la coincidenza, sono arrivata a Milano. Senza perdermi d’animo, grazie al mio carattere combattivo , ho ripreso il treno per Bologna e sono riuscita ad arrivare puntualmente a destinazione. Da quel momento, con entusiasmo e passione, ha preso il via la mia carriera di agente. iFerr: Il suo è un mestiere prettamente maschile. Come mai secondo lei? A.S.: Purtroppo alcuni luoghi comuni sono duri a morire. E così esistono ancora figure professionali che sono automaticamente identificate come prettamente maschili o femminili, per esempio il pilota o la babysitter, e come l’agente di commercio. Il settore ferramenta poi si rivolge a una clientela prevalentemente maschile , ma posso testimoniare che ho conosciuto clienti donne con una notevole esperienza e conoscenza del mestiere, requisiti indispensabili. Ma spesso le competenze e la bravura non sono sufficienti . Non lo sono soprattutto in una società ancora intrisa di maschilismo. Tuttavia, il tempo mi ha sempre permesso di instaurare con il cliente un rapporto di stima reciproca superando i pregiudizi . iFerr: Quali sono le qualità più importanti per fare questo lavoro? Quali le vengono riconosciute dai clienti? A.S.: Sicuramente la lealtà, la rapidità e l’affidabilità . Personalmente i clienti apprezzano la mia grande disponibilità all’ascolto . Cerco sempre di comprendere quali siano le reali necessità del cliente e di consigliarlo sui prodotti da acquistare rispetto alle sue esigenze. Inoltre mi concentro molto sulla fase di post-vendita, seguo i dati di sell-out e sono disponibile qualora si presentino eventuali problematiche da gestire. iFerr: Come sarà l’agente di commercio del futuro? A.S.: La figura dell’agente di commercio arriva nel 2020 rinnovata e fortemente orientata al digitale. Si tratterà di un professionista altamente iCommerciali Anima partenopea
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