iFerr-74 - Anno 2020

che sapevate Lo t ? % € 14 GroupM: pubblicità a -1,5 miliardi nel 2020 Nel 2020 la pubblicità perderà 1,5 miliardi: lo ha dichiarato Massimo Beduschi, Ceo e Chairman di GroupM, a Il sole 24 ore. L’impatto dell’emergenza Covid-19 sugli investimenti è stimato tra un -17% e -20%; solo tra aprile e marzo , il mercato adv ha perso il 50% rispetto al 2019 a causa della chiusura di moltissime attività. Il 96% delle società cinesi è tornata in attività Mentre per l’economia mondiale ed europea, il Fondo monetario internazionale (FMI) prevede una flessione rispettivamente del 3 e del 7%, per la Cina si prevede un positivo 1%. Il commercio al dettaglio cinese si è già rimesso in moto. Secondo un recente sondaggio condotto dalla China General Goods Trade Association (CCAGM) , il 96% delle società intervistate ha ripreso le normali operazioni entro il 13 aprile e il 46% delle stesse è tornato al 60-70% delle normali vendite. Confcommercio: solo 20% italiani potrà andare in vacanza Potrà andare in vacanza, ad esclusione di chi ha le seconde case, solo il 20% degli italiani. Nel settore turistico - ha spiegato Alberto Corti, responsabile turismo dell’associazione - a causa dell’emergenza da Covid, le perdite potrebbero essere di 120 miliardi da qui a fine 2020 . Il 37% delle famiglie italiane ha fatto la spesa online A partire da marzo cresce in maniera significativa la penetrazione del canale online per il settore del Largo Consumo in Italia. La domanda supera le capacità dell’offerta: il 19% delle famiglie avrebbe voluto fare la spesa online ma non ci è riuscito. Sono i risultati del monitoraggio settimanale a 360 gradi , realizzato da GfK per analizzare gli effetti del Coronavirus sui mercati , i consumatori e i media e offrire alle aziende gli strumenti di conoscenza per affrontare la Fase 2. I NUMERI della fase 2 / covid-19 Per il 68% degli italiani l’uso di app può essere efficace nella lotta al virus Secondo una ricerca condotta da Altroconsumo coinvolgendo 1.132 soggetti di età compresa fra i 18 e i 74 anni , sono ben disposti all’utilizzo di tali soluzioni, sebbene con timori per quanto riguarda il tema privacy. Guardando più nello specifico ai dati, emerge che quasi il 20% dei rispondenti ha già effettuato il download di uno dei software disponibili e il 55% è intenzionato a farlo. (Foto di Gerd Altmann da Pixabay)

RkJQdWJsaXNoZXIy NjY4ODQx