iFerr 78 - Anno 2020

iVip G aetano T errasini 34 iFerr: Si parla molto di nuove modalità di comunicazione in seguito all’emergenza sanitaria, Saint-Gobain ha inaugurato da poco un sito, ci saranno altre novità? G.T: Abbiamo recentemente adottato – e ciò del tutto indipendentemente dall’emergenza sanitaria – una nuova identità grafica, per valorizzare il marchio Saint-Gobain, mostrando però al tempo stesso la molteplicità della nostra realtà: siamo convinti infatti che i marchi insieme hanno più forza. Alla luce di questo obiettivo, stiamo lanciando una comunicazione digitale ancora più spinta, per tenerci al passo con il modo di comunicare che cambia sempre più rapidamente. Intendiamo rivolgerci a tutti gli stakeholder, adattando di volta in volta la comunicazione: sui nostri siti di brand è disponibile in maniera immediata tutta la documentazione tecnica legata a prodotti e sistemi, stiamo lavorando ad un tool in grado di aiutare i progettisti nel proprio lavoro quotidiano, abbiamo intensificato la nostra presenza sui social network e continueremo a farlo. Non da ultimi, appunto, il sito web che citava – www.sg - lifeupgrade.it– , con una serie di consigli per il privato su come migliorare il comfort abitativo, e un altro sito web dedicato ai migliori progetti realizzati in Italia con le nostre soluzioni – www.sg-gallerylive.it . Il periodo del lockdown ha costretto anche noi, così come altre aziende, ad accelerare alcuni processi digitali, ma anche a potenziare la trasformazione della nostra offerta formativa: siamo passati da corsi in presenza a webinar e sessioni online anche studiate “su misura”, concordate direttamente con i nostri interlocutori, per mantenerci in contatto con tutti gli attori della filiera. iFerr: Il vostro mercato di riferimento come ha vissuto questi mesi in termini di fatturato e cosa, se è possibile prevederlo, vi aspettate per i prossimi mesi? G.T: Come è avvenuto per la grande maggioranza dei settori produttivi, anche i nostri mercati di riferimento hanno sofferto pesantemente, subendo cali di fatturato considerevoli. Siamo comunque tra i settori più “fortunati”, perché gli incentivi fiscali sui lavori edili messi in campo dal Governo come una delle leve per risollevarsi dopo la crisi post Covid-19, rappresenteranno un elemento solido e valido per l’intero sistema Paese. Gli incentivi favoriscono infatti l’emersione del nero, il tasso occupazionale e tutte le ricadute che ne derivano, lo sviluppo in chiave sostenibile e la riqualificazione energetica. Già gli incentivi in essere prima della pandemia avevano generato questi effetti positivi, anche se meno marcati. Il Superbonus 110% è importante soprattutto per l’obiettivo che si pone in termini di efficientamento energetico, che rimane un perno fondamentale, considerando che il patrimonio edilizio diventa sempre più vetusto. Sarebbe auspicabile prorogare e magari ampliare il sistema di agevolazioni fiscali, facendo in modo che non venga intaccato dalla discontinuità politica che caratterizza il nostro scenario politico da diverso tempo. Occorrerebbe inoltre ridurre la burocrazia, un grosso limite su cui si potrebbe e si dovrebbe intervenire: in edilizia paghiamo ancora l’eccessiva lentezza e la poca chiarezza, le regole cambiano molto velocemente, sono soggette ad interpretazioni e non consentono pertanto di operare in maniera strutturata ed efficace.

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