iFerr-82 - Anno 2021
34 Pasquale Stavola fa parte di una famiglia titolare da oltre quarant’anni di un’importante agenzia a Napoli che rappresenta una ventina di aziende nei settori ferramenta, brico, garden ed edilizia. Ecco come vive il suo mestiere e l’analisi che fa di questo periodo. iFerr: Qual è la sua storia personale? Pasquale Stavola: Ho 34 anni e sono napoletano. La mia storia lavorativa inizia presto, dopo il Liceo, e si intreccia fin da subito con quella dell’Agenzia della mia famiglia. La Stavola Rappresentanze nasce oltre 40 anni fa grazie soprattutto all’intraprendenza di mio zio Giovanni. Con lui ha da sempre collaborato mio padre Salvatore . La loro attività comincia nella celebre Piazza del Mercato di Napoli, crocevia strategico di scambi commerciali della città partenopea, dove entrano in contatto con aziende e artigiani del settore ferramenta. Grazie alla loro tenacia e alla loro abilità nel vendere ricevono molte offerte per diventare agenti. Quando nel 1986 prende avvio il CIS di Nola, grande sistema di distribuzione commerciale dove oggi operano quasi 300 realtà imprenditoriali, Salvatore e Giovanni Stavola, insieme a un terzo fratello, Massimo, acquistano un ufficio e aprono l’agenzia di rappresentanza. L’obiettivo è di diventare un punto di riferimento per le aziende attive nei settori brico, ferramenta, garden ed edilizia . Tornando alla mia storia, conclusi gli studi liceali, sono entrato subito in ufficio occupandomi degli aspetti amministrativi e gestionali del lavoro. Progressivamente ho imparato a conoscere bene i prodotti e i clienti. Con mio padre ho appreso le tecniche di vendita sul campo. Nel frattempo mi sono laureato in Economia Aziendale all’Università Federico II di Napoli. Adesso l’agenzia è composta dai fondatori, da mio cugino Simone – lui si occupa dei contatti con l’estero – e da me, che sono il più piccolo tra loro. In sostanza siamo tutti venditori . È una propensione che abbiamo nel DNA. iFerr: Quali sono le aziende che rappresentate e quali sono i vostri clienti? P.S.: In questo momento siamo i referenti di diverse aziende, tra cui Claber, Mustad, Olivari, Romeo Maestri, Terno Scorrevoli, Securemme, Technomax, Serrature Meroni , e operiamo in tutto il territorio campano. Ci rivolgiamo ai dettaglianti, ai centri garden, ai brico, alla GDO oltre che a qualche distributore di ferramenta . Pur non arrivando al cliente finale posso dire che abbiamo una visione a 360 gradi sul mercato. iFerr: Come è andato il 2020? P.S.: È andato molto bene, soprattutto nell’ambito bricolage. Le persone costrette a casa si sono dedicate tanto al fai da te, dalla cura dell’impianto di irrigazione alla sostituzione delle maniglie ai lavoretti di manutenzione ordinaria, e la vendita dei prodotti delle nostre aziende è decisamente incrementata. Ma, a fronte di numeri positivi, c’è un problema di fondo: il clima di incertezza che stiamo vivendo ha delle gravi conseguenze . Per esempio molte aziende che avevano programmato investimenti per crescere nel 2020-2021 stanno cercando di posticiparli, in modo da non fare il passo più lungo della gamba. La pandemia innesca processi nuovi, e non esiste una storicità o delle statistiche che possano indirizzare le scelte manageriali . Anche la logistica patisce questo fenomeno. Tra serrate e impennate successive della domanda, le aziende si sono ritrovate ad avere talvolta surplus e altre deficit di produzione. Dal nostro punto di vista, che viviamo la vendita non come un atto fine a se stesso ma un processo che include una programmazione a lungo termine, il non poter garantire che i tempi di consegna siano rispettati è complicato. iCommerciali Figlio d’ ARTE
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