iFerr-82 - Anno 2021

45 M ateriale elettrico realizzato una gamma di prodotti dedicata al mondo delle ferramenta, che si differenziano per prestazioni e caratteristiche tecniche rispetto a quanto proposto dagli altri canali. iFerr: Com’è andato il comparto nel 2020, ossia in un anno particolare ma che è stato iFerr: Le ferramenta desiderano incrementare i prodotti elettrici: quali assortimenti il punto vendita dovrebbe avere per proporsi in modo credibile ed efficace? E.B: A oggi ci sono due famiglie merceologiche per quanto rigurda il materiale elettrico che una ferramenta deve avere. La prima è sicuramente quella legata all’illuminazione e quando parlo di luce intendo non solo le lampadine tradizionali ma soprattutto il comparto del led come le strisce e tutti gli accessori ad esse legati. Non solo, l’illuminazione anche in ferramenta risponde ad elementi quali l’intensità, il colore e il design e il rivenditore deve essere continuamente aggiornato sulle novità. Ci sono poi tutti i prodotti elettrici come spine, prese, attacchi che non possono mai mancare in ferramenta . Durante il lockdown abbiamo visto che molti si rivolgevano al negozio più vicino perché lavorando in smart working c’era la necessità di referenze legate alla rete, come le multiprese diventate di uso quotidiano o i connettori per la parte di trasmissione dei dati ossia o il cavo di rete dati, di varie misure. Infine in una ferramenta non possono mancare gli alimentatori per i cellulari e i cavetti per gli smartphone. iFerr: Esiste una questione formazione per questo tipo di merceologia elettrica? E.B: Il gap delle ferramenta è spesso rappresentato dal vincolo meccanico degli apparati, i rivenditori spesso non tengono il passo con la tecnologia moderna. Le faccio un esempio: la chiave in tasca è un prodotto vecchio ma ancora molto presente in ferramenta, oggi la chiave elettronica è quella che funziona meglio e va per la maggiore ed è quella che il ferramentaio dovrebbe consigliare ai suoi clienti. Ma per farlo il negoziante deve formarsi, deve saperne sempre di più del cliente per poter poi essere preparato alla vendita . La pandemia ci ha dato il tempo di dedicarci personalmente ai lavoretti di casa e per realizzarli ci rivolgiamo al negozio sottocasa, che diventa il nostro punto di riferimento e chi meglio di una ferramenta può rispondere a questo bisogno? iFerr: Come può un rivenditore tradizionale differenziare la sua proposta con quella della grande distribuzione? E.B: Se conosci il prodotto e hai un prezzo “democratico” diventi un riferimento per il cliente, ancora di più se lo segui anche nel post-vendita. Noi con i nostri prodotti a marchio Proxe lo garantiamo sia in ferramenta che in Gdo. Il servizio è dato senza dubbio dall’assistenza e dalla conoscenza del prodotto : sono questi due elementi a fare la differenza. Ed è importante che il rivenditore ne sia cosciente perché la Gdo si sta attrezzando per proporsi come valida alternativa. Sta puntando infatti molto sulla formazione. La prossimità poi fa il resto è senza dubbio la carta vincente in mano alle ferramenta. iFerr: Cosa dobbiamo aspettarci dal mercato nel 2021? E.B: La mia opinione è che abbiamo davanti due fasi: la prima fino alla vaccinazione di massa in cui le ferramenta continueranno ad avere un vantaggio grazie alla prossimità ma devono nel frattempo colmare il gap della conoscenza dei prodotti più tecnologici e modernizzarsi perché altrimenti se dopo il vaccino non avranno compiuto questo passo torneranno alla frustazione e al limbo. La direzione della Gdo è quella di avere più negozi di prossimità dunque le ferramenta devono sfruttare al meglio il fatto di averla già. molto positivo per le ferramenta? L.B: Il materiale elettrico ha avuto una generale flessione rispetto al 2019 dovuto all’interruzione dei lavori nei cantieri ma, in controtendenza, i prodotti da flusso hanno avuto un leggero trend di crescita. Contiamo, come Gruppo Beghelli, di tornare, già nell’esercizio 2021, ai livelli del 2019 e oltre. EUGENIO BRUSCO General Manager Proxe

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