iFerr-86 - Anno 2021
44 Luca Leo lavora nel Leccese per la F.lli Zangrillo srl. Forte di un’esperienza ventennale iniziata a fianco del padre dettagliante, cerca di raggiungere ogni giorno ambiziosi obiettivi. iFerr: Partiamo dalla sua storia personale. Com’è diventato un agente? L.L.: Mio padre ha lavorato come dipendente in una storica ferramenta di Lecce per quarant’anni. Da piccoli, sia io che mio fratello, andavamo in negozio dopo la scuola. Ho così iniziato a conoscere il settore e le sue dinamiche, e fin da ragazzino me ne sono profondamente innamorato. A 18 anni dopo il servizio militare mio padre ha aperto a noi fratelli un piccolo punto vendita . Anno dopo anno abbiamo imparato il mestiere. Per 18 anni sono rimasto lì a lavorare. Poi ho deciso di cambiare tutto. Dopo un anno sabbatico ho deciso di fare l’agente di commercio. Tra le esperienze importanti vissute c’è quella con Ferritalia iniziata nel 2009 . Ho cominciato con un fatturato di 80mila euro e quando sono andato via, dopo nove anni, sono arrivato a 900mila. Non male per essere un neofita. iFerr: Per chi lavora oggi? L.L.: Nel 2017 sono stato chiamato dalla F.lli Zangrillo srl per avviare una nuova rete di clienti a Lecce. Un’avventura nuova e sfidante che sto tuttora vivendo e che sta portando degli ottimi risultati. In generale sono soddisfatto anche della relazione che ho instaurato con questo grossista a cui riconosco una grande capacità di ascolto. Noi agenti abbiamo stabilito un dialogo diretto e costante con l’azienda . Riportiamo le problematiche che incontriamo sul campo e insieme cerchiamo le soluzioni migliori per superarle. La zona in cui opero è Lecce e provincia. Il territorio è punteggiato di piccoli paesini dove i punti vendita sono suddivisi tra ferramenta, centri edili e garden center . iFerr: In questo periodo si sta riscontrando un aumento esponenziale dei prezzi delle materie prime. Che conseguenze ha sul suo lavoro e su quello dei suoi clienti? L.L.: Il tema dei rincari delle materie prime tocca da vicino i miei clienti e di conseguenza anche me. A risentirne sono tutti, sia i piccoli che i grandi punti vendita. Le conseguenze sono che i dettaglianti tendono a non acquistare grandi quantità di merce e a limitare così l’importo dell’ordine . Ciò comporta un decremento sul fatturato. Un altro problema è la reperibilità di alcuni prodotti. iFerr: I suoi clienti hanno secondo lei necessità di una maggiore formazione? Come sono organizzati dal punto di vista digitale? L.L.: Piano piano la digitalizzazione sta coinvolgendo sempre più anche il settore ferramenta. Anche i clienti più scettici stanno approcciandosi alla tecnologia. A dimostrazione di ciò arrivano con maggior frequenza gli ordini via web. Di fatto però la presenza dell’agente nel punto vendita è vitale per spiegare ai dettaglianti le caratteristiche approfondite dei prodotti in catalogo. I clienti hanno un grande bisogno di essere formati e accompagnati nelle scelte . iFerr: Che tipo di agente si sente e cosa le piace di questo mestiere? iCommerciali Le sfide del MESTIERE
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