iFerr 55 - Anno 2018

iCommerciali Agenti, a volte “non si nasce” Una professione iniziata per necessità, ma che in breve è diventata una passione grazie ad un incontro fortunato avvenuto vicino al mare e che forse terminerà in un circolo con un giornale in mano. Abbiamo parlato di questo e di come si diventa agenti, anche se non lo si nasce, con Giovanni Pietrangeli, agente dell’azienda Fraschetti. a Grosseto e provincia e avevano pensato a me. Così ci siamo incontrati dopo qualche giorno a Viterbo anche con Giorgio Fraschetti all’epoca con baffi e fumatore. Mi hanno messo in condizione di partire praticamente da subito e sono entrato in una realtà che mi stimolava tantissimo perché stavano rivoluzionando il mondo della ferramenta. Adesso sono 18 anni che lavoro con loro e ho come capoarea, dal primo giorno a tutt’oggi, Davide Giajvia e le condizioni lavorative e commerciali non sono mai cambiate, mai una volta che io non abbia ricevuto la merce nei giorni prestabiliti, nonostante imprevisti e situazioni difficili da gestire. iFerr: Cosa è cambiato in questi 18 anni? G.P: Lo sono cambiato perché ora ho 22 anni di esperienza come venditore in questo settore e ho la professionalità giusta per affrontare un mercato che fino al 2007 era in gran forma e c’era richiesta continua, ma che ha subito una forte crisi dovuta a mille fattori. Comunque devo dire che nel mio cammino di venditore c’è stata una persona, e c’è tutt’ora, a cui devo la mia crescita professionale. Mi ha sopportato, mi sopporta tutt’ora, mi ha insegnato tantissimo, abbiamo discusso, sicuramente continueremo a discutere… è il mio capoarea Davide Giajvia, a cui sono molto grato. Quindi direi che il mercato è cambiato, ma per quanto riguarda l’azienda Fraschetti non è cambiato nulla dal punto di vista umano, del modo di lavorare anche se come in tutte le aziende ci sono sempre delle difficoltà, ma qui si affrontano confrontandosi continuamente. iFerr: Lei come si descriverebbe come agente? G.P: Sono un agente monomandatario per iFerr: Staff Fraschetti...ci racconti la sua esperienza. G.P: Diciamo che la mia avventura di agente di commercio è cominciata per bisogno, fino al 1996 ero un dipendente presso una multinazionale che è fallita e mi sono inventato agente. Ho iniziato da Berner, come molti miei colleghi, ma dopo poco ho lasciato e sono entrato in Viridex, ma senza smettere di guardarmi intorno. Fino a che non è arrivata fino a me l’onda chiamata Fraschetti e la rivoluzione che stava suscitando e ho conosciuto Davide Giajvia, capoarea della Fraschetti. iFerr: Ci racconti come è stato “abbordato”. G.P: Era il 1999, non ricordo il mese, vengo contattato da Davide per un colloquio informale e ci siamo dati appuntamento a metà strada, incontrandoci al Porto di Traiano di Civitavecchia, in quella prima occasione gli ho dato il mio curriculum: come agente valevo poco ma come professionista di più grazie anche alle mie diverse esperienze sia in italia che all’estero. Ci siamo lasciati così, solo dopo una anno mi ha chiamato dicendomi che la Fraschetti voleva espandersi 34

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