iFerr-61 - Anno 2019
28 V.I.P. iFerr: Dai primi del Novecento la Beta Utensili è l’azienda per eccellenza nel settore dell’utensileria professionale, una storia importante che arriva fino ai nostri giorni. Ci dice come si mantiene un livello così alto sia nella produzione che nella fidelizzazione del cliente finale? R.C: La produzione di una gamma ampia di attrezzature destinate all’uso professionale presuppone un’organizzazione dedicata ed inclusiva di professionalità differenti ma molto complementari tra loro. Il successo di un utensile professionale dalla sua progettazione, all’implementazione produttiva fino alla distribuzione e, quindi, la totale soddisfazione da parte dell’utilizzatore professionale, presuppone un’organizzazione molto focalizzata su ogni minimo dettaglio. La nostra organizzazione è il risultato di un intero secolo dedicato a questo sviluppo, ben rappresentata oggi dal nostro brand, e vuole soddisfare esigenze di utilizzo in continua evoluzione. iFerr: Otto filiali nel mondo, 12.000 referenze: la Beta è una società internazionale quali sono le differenze di mercato tra l’estero e l’Italia? R.C: La globalizzazione dei mercati degli ultimi anni ha aumentato la condivisione di molti valori che regolano i mercati mondiali. Tra questi valori vi sono l’importanza di un brand sempre più internazionale, un servizio al cliente sotto ogni aspetto sempre più attento e una vicinanza alle esigenze dell’utilizzatore che mantenga l’azione di Beta focalizzata su ogni nuova esigenza. Ogni mercato ha poi caratteristiche specifiche, che si traducono in requisiti che la distribuzione e gli utilizzatori esigono dall’azienda, che possono effettivamente variare da paese a paese. L’importanza di filiali posizionate nei mercati più importanti, ma anche di relazioni molto strette con distributori professionali negli altri paesi, si rende così indispensabile per avvicinare il livello di prossimità della conoscenza del mercato che Beta ha raggiunto sul mercato domestico. iFerr: Come sta affrontando la sfida tecnologica, secondo lei, un comparto tradizionale come la ferramenta? R.C: Colgo volontà e sforzi molto interessanti, ad esempio in campo logistico o nella dimensione digitale dell’informazione, come pure nell’attività più tipicamente commerciale che mi fanno essere Globalizzazione dei mercati, visione ottimista sul futuro della ferramenta e sfide continue per continuare ad avere altissime performance. Abbiamo parlato di tutto questo con Roberto Ciceri, Ceo di Beta Utensili, che all’indomani dall’acquisizione di Abra Beta ha rilasciato un’intervista esclusiva ad iFerr Magazine.
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