iFerr-61 - Anno 2019
iCommerciali Quando il lavoro Tonino Salluzzi è da vent’anni un agente dell’azienda Lamura. Ha cominciato quando non esisteva un catalogo prodotti e si passavano ore in macchina a cercare clienti. Non ha mai mollato anche quando c’è stato il cambio generazionale, perché ama il suo mestiere. veloci perché ci sentiamo più spesso al telefono e poi c’è il web che accorcia le distanze. Avevamo pochi clienti ma che compravano tutto, poi è arrivata la specializzazione, richieste sempre più dettagliate e abbiamo cominciato ad espanderci. Per me Lamura è come se fosse stata la mia azienda, se ci sono stati problemi li abbiamo risolti e superati. Da parte mia ho fatto di tutto per non creare situazioni incresciose, sono sempre stato onesto e sono cresciuto con loro. iFerr: Che tipo di agente è? T.S: Io dò assistenza al mio cliente, non mi sento un agente ma piuttosto un amico che cerca di risolvere i problemi del punto vendita. A volte mi sento anche lo psicologo del cliente, perché alcuni li seguo da sempre e c’è un rapporto di amicizia e rispetto reciproco. Io lascio i miei problemi a casa , sono apolitico, ma i miei clienti invece si confidano, aspettano la mia visita per fare due chiacchiere e solo dopo procediamo con gli ordini veri e propri. Sono diventato quello che volevo essere, proprio come l’agente della Ferrero che veniva al bar di mio padre e che per lui era prima di tutto un amico, una persona con cui scherzare e non un semplice rappresentante. Io cerco di essere sempre positivo e di trasmettere ottimismo e tranquillità. Se fai questo mestiere devi essere disposto ad ascoltare, è un lavoro che devi avere dentro, puoi fare mille corsi di formazione ma se non sei portato non riuscirai mai, devi capire esigenze e problematiche di ciascuno. iFerr: Ma allora il mercato della ferramenta è in crisi a causa di internet? T.S: Al nostro cliente internet può dare una grossa mano, l’importante è saperlo utilizzare: ad esempio io spiego sempre al dettagliante che deve dire al suo cliente di non guardare i primi prezzi perché iFerr: Vent’anni in Lamura, partiamo dall’inizio di questa lunga storia… T.S: Quando ero ancora un bambino mio papà aveva un bar. Spesso veniva il rappresentante della Ferrero per prendere gli ordini ed io ero affascinato da come si presentava e svolgeva il suo lavoro in modo amichevole ma allo stesso tempo professionale. Mi è rimasto nel cuore e in quel periodo ho deciso che avrei voluto fare l’agente anche io. Ho cominciato prima nel settore alimentare poi i tempi sono cambiati, è arrivata la crisi e quello era un settore abbastanza inflazionato, quindi ho deciso di cambiare merceologia e ho rivolto le mie attenzioni alla ferramenta. Il passaggio è avvenuto anche perché non avevo più stimoli, così mi sono guardato un attimo intorno e ho cominciato a lavorare per un grossista che si occupava principalmente di casalinghi e vinificazione. All’epoca conoscevo già la famiglia Lamura, eravamo amici di famiglia ma solo in un secondo momento ho deciso di andare a lavorare per loro quando avevo già un minimo di esperienza. Una volta però che ho cominciato a lavorare per loro non ho più smesso, sono vent’anni che faccio l’agente per la zona del Cilento e basso salernitano, le zone più povere ma anche le più belle della Campania. È una sfida continua, ma il clima e la gente mi ripagano di tutte le fatiche lavorative. iFerr: Essere in Lamura da 20 anni vuol dire essersi precluso qualsiasi altra esperienza… T.S: Sono solo felice di questo. Quando ho iniziato a lavorare per la famiglia Lamura non esisteva il catalogo ed eravamo solo due agenti, c’era un capannone senza internet e quindi il lavoro si basava esclusivamente sui prodotti. Ricordo ancora che giravamo coi campioni in macchina, ore e ore di strada. Un lavoro completamente diverso, molto più lento coi tempi. Oggi le visite sono molto più 30
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