iFerr-61 - Anno 2019
53 a colori Cristian Colzani iFerr: Cominciamo col parlare di mercato della vostra azienda, che momento è questo? C.C: Il mondo del colore di Colorpack è prettamente legato alle vernici spray. Dunque un mondo di colore a se stante, distaccato dal mercato delle pitture murali, dalle vernici industriali e dall’edilizia. Con i nostri prodotti si può creare, riparare, ritoccare, colorare qualsiasi oggetto, prodotto e materiale subito: in pochi minuti si cambia faccia agli oggetti. Lo spray è immediato. È un prodotto fai da te, di basso valore economico. È un prodotto di largo consumo ed il suo mercato è sempre molto attivo con una concorrenza sempre molto aggressiva. iFerr: Le aziende del settore più performanti per essere tali, hanno l’obbligo di innovarsi e investire in nuove tecnologie. È d’accordo che sia l’unico modo per sopravvivere? C.C: Della tecnologia non se ne può fare a meno, se non stai al passo sei out. Nel nostro settore l’automazione fa la differenza, ma purtroppo non va d’amore e d’accordo con la flessibilità. Oggi il servizio e la qualità ti fanno sicuramente fare la differenza. Anche il cliente più organizzato, rinomato per il suo planning di ordini semestrali/annuali e per la sua rigidità, cerca di ottenere il massimo della flessibilità possibile dal suo fornitore. A farti fare la differenza sono la collaborazione con fornitori solidi, affidabili e puntuali e la continua ricerca e sviluppo delle materie prime. iFerr: Nello specifico Colorpack come si è trasformata in questi anni? Quali cambiamenti avete fatto per essere competitivi in questo settore? C.C: La nostra realtà è in continua trasformazione. Siamo sempre alla ricerca del metodo migliore in ogni nostro processo produttivo. Dalle forniture all’automazione, dalla logistica alla produzione della vernice, dalle linee di riempimento alla preparazione delle paste coloranti e delle resine. La nostra realtà è un’azienda ad alto rischio, dunque la sicurezza per noi viene prima di tutto. La burocrazia del nostro paese e le entità a cui far capo certo non ci aiutano. Vivendo la mia azienda quotidianamente mi sento di affermare con certezza che il chimico, ad alto rischio, è forse il settore più difficile da gestire.
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