iFerr-62 - Anno 2019

51 > Mattia Sozzè, Responsabile Qualità di Ambrovit S.p.A. iFerr: Quali sono le vostre proposte più innovative e quale è il vostro prodotto di punta? M.S.: Sicuramente le viti per carpenteria di cui Ambrovit ha una gamma di oltre 550 articoli certificati ETA in pronta consegna. Sono viti di nuova concezione utilizzate per la carpenteria in genere, a partire dalle grandi strutture in legno, Viteria Francesco Zangrillo, Responsabile Commerciale della F.lli Zangrillo Srl. iFerr: Da quanto tempo trattate questi prodotti? Quali brand in particolare? F.Z.: Commercializziamo questi prodotti fin dalle origini, da almeno trent’anni. In particolare, Mustad e Ambrovit. iFerr: Secondo lei ci sono dei modi ottimali per esporre questa merceologia nei negozi? F.Z.: Si tratta di prodotti per cui il fattore espositivo non è così pregnante. A fare la differenza in ogni caso è la tipologia di negozio. Il punto vendita orientato al dettaglio, con una clientela privata, lavora spesso sulle confezione blisterate oppure con lo sfuso. C’è anche chi vende la viteria a peso. Poi ci sono i negozi più tecnici che si occupano di fornitura industriale o che servono gli specialisti: ancor più in questi casi non è necessario preoccuparsi dell’esposizione. Il cliente entra e sa già esattamente ciò che vuole. iFerr: Che tipo di evoluzione ha avuto questo prodotto in ferramenta? F.Z.: Il mercato fondamentalmente è stabile. In termini di gamma di prodotto c’è stata una certa evoluzione seppure non si possa riscontrare il dinamismo di altre categorie, come nel caso degli elettroutensili. Però qualche cambiamento c’è stato, non solo dal punto di vista dei materiali utilizzati ma anche come utilizzo. Per esempio ora si usa molto la “vite Torx” che una volta, invece, era poco considerata. Così come sono mutate le performance in generale dei prodotti. Le viti di ieri non sono come quelle di oggi. iFerr: C’è la concorrenza dei prodotti esteri? F.Z.: Rispetto al passato tanti prodotti sono di importazione, magari vestiti da referenze nazionali, provenienti invece soprattutto dai mercati asiatici. iFerr: Questi prodotti hanno una marginalità interessante? F.Z.: Sì decisamente. iFerr: Qual è l’assortimento ideale che dovrebbe avere una ferramenta? F.Z.: L’assortimento varia con il grado di specializzazione del rivenditore e quindi rispetto al cliente tipo che ha. Così il negozio avrà un certo numero di prodotti se è fornitore per un’industria metalmeccanica o se vende ad artigiani, installatori o a semplici appassionati di fai da te. La gamma è praticamente infinita. È una di quelle merceologie non definibili, un assortimento ideale non esiste. Il punto vendita sceglie in modo dinamico di integrare o eliminare delle referenze a seconda delle esigenze dei destinatari. iFerr: La Grande Distribuzione è una minaccia per i dettaglianti rispetto a questa tipologia di prodotti? F.Z.: Il cliente privato acquista una bustina di viti e bulloni in ferramenta o nella grande distribuzione in modo indifferente. Ma il cliente professionale si rivolge sicuramente al rivenditore specializzato nel mercato tradizionale. La GDO non dà fastidio. Lavora in parallelo. Visto dai buyer La parola agli esperti

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