iFerr-63 - Anno 2019
39 R affaele D ella C alce innanzi tutto! sempre tante novità di tendenza, che non si fossilizzi ma si evolva. Insomma, un po’ come dire ‘chi si ferma è perduto’. Io stesso non sono una persona routinaria, cambio continuamente. Analizzo il mercato, mi documento su Internet, suggerisco ai miei referenti commerciali nuovi prodotti da inserire. Il ruolo dell’agente, dunque, non deve essere solo quello di vendere, ma anche quello di fare da consulente in entrata e in uscita, di osservare ciò che accade e di trovare nuove strategie. Per esempio, nel recarmi dal cliente cerco di capire dove compra e cosa compra, solo così riesco a valutare i miei punti di forza e a proporli, poi, a condizioni migliori. iFerr: Quanti clienti ha? Qual è la sua zona? R.D.C.: Il mio pacchetto cliente si aggira intorno alle 100 unità. La mia zona è la Costiera Amalfitana e quella Sorrentina che, tra l’altro e come tutti sanno, si contraddistingue per paesaggi e luoghi meravigliosi, d’estate ahimè maledettamente trafficati, tanto che sono costretto ad uscire molto spesso in scooter. iFerr: Che cosa pensa degli eventi, che si stanno trasformando in vere e proprie fiere, in alcuni casi, organizzati dai grossisti? R.D.C.: Posso parlare delle nostre recenti esperienze aziendali, che si sono rivelate assolutamente positive. Questi eventi permettono di creare relazioni tra i clienti e l’azienda sempre più solidi e ciò consente di mantenere e far crescere ancor più il lavoro. iFerr: Come sarà l’agente di commercio del futuro? R.D.C.: Da una parte, è una professione indiscutibilmente minacciata dall’attitudine moderna di acquistare sul web. Diciamo che l’agente deve trasformarsi e diventare sempre più un consulente per i suoi clienti e, di conseguenza, per i clienti dei suoi clienti, aiutandoli e sostenendoli a far crescere il loro business e a difenderlo dall’esplosione del commercio on-line. Raffaele Della Calce nella caricatura di R. L.
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