iFerr-71 - Anno 2020
58 Dossier e del 2017. A questo proposito, ricordiamo che a giugno 2020 saranno ufficiali anche i bilanci aziendali del 2019, per cui potremmo riprendere, aggiornare e ampliare il tema trattato su questo numero di iFerr. Per qualcuno il 2019 è stato un anno molto proficuo, per altri meno. La maggior parte ha però registrato un segno positivo, e questo dato fa ben sperare il settore. Certo, i problemi non mancano, ma alla domanda “ Come sarà il 2020? ”, quasi la totalità degli intervistati si è dimostrata ottimista. Significativa è stata la risposta di Francesco Franzini: “Noi crediamo nel futuro del canale tradizionale quindi tutti i nostri sforzi e i relativi investimenti sono orientati a creare strumenti che supportino il rivenditore a essere all’altezza di un mercato sempre più competitivo perché riteniamo che il dettagliante, anche attraverso la nostra partnership, possa continuare a essere protagonista di questo > mercato. Elemento però fondamentale affinché tutto ciò si realizzi, è che il dettaglio tradizionale abbia la lungimiranza e la volontà di rinnovarsi mettendosi in continua discussione perché quello che ha funzionato fino ad oggi, non è detto che funzioni anche domani”. L’ingrosso: il centro del mercato Ci sono importanti considerazioni da fare sul mondo dell’ingrosso oggi. Partiamo dal tratteggiare un quadro generale del 2019. È stato un anno che ha segnato una battuta d’arresto per la tanto temuta GDO nel comparto ferramenta e bricolage. Il consumatore medio è diventato sempre più assiduo frequentatore di Amazon , dove può trovare un’offerta variegata e conveniente. Sono aumentate le strutture di vendita gestite da cinesi che rappresentano una nuova frontiera distributiva. I punti vendita di ferramenta, che in questo contesto sono riusciti a organizzarsi, hanno ripreso quota. Gli altri hanno chiuso o sono comunque in grande difficoltà. Ci sono sempre più situazioni “estreme”: negozi frequentatissimi in cui si fa la coda e altri deserti. La parola d’ordine per essere vincenti è, come sempre, “evoluzione” . E ciò accade anche ai grossisti. Spesso i problemi riguardano il mancato ricambio generazionale e la diffidenza alla delega e al management esterno alla propria famiglia. In generale però si può dire che il 2020 segnerà una crescita del mondo del grossismo, ma con un ulteriore allargamento della forbice tra distributori in ascesa e quelli in flessione . D’altra parte, in questo momento il ruolo dei grossisti è fondamentale per il mercato delle ferramenta, sia dal punto di vista dei dettaglianti sia dei produttori . Questo perché: La parola d’ordine per essere vincenti è, come sempre, “evoluzione” « » chi vince e chi perde in questo mercato? Vince Perde > Chi fa rete avvalendosi prevalentemente dei grossisti per la distribuzione > Chi distribuisce con un approccio dinamico e moderno > Chi ha sempre idee innovative > Chi acquisisce nuove tipologie di clienti e “lascia per strada” quelli problematici > Chi non fa rete e non ha una politica mirata a sostenere l’ingrosso > Chi sceglie scorciatoie, adottando soluzioni improbabili per la vendita e la distribuzione. s s 1 Frazionano il confezionamento e sempre più vendono a singolo pezzo. 2 Selezionano la clientela, grazie alla presenza capillare nel territorio. 3 Finanziano il mercato, pagando i propri acquisti a breve e rivendendo a lungo termine, assumendone il rischio.
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