iFerr-73 - Anno 2020

39 A nna S erra specializzato , dotato di competenze trasversali, con un solido know-how. In effetti, il cambiamento più impattante riguarderà le moltissime trasformazioni digitali. I nuovi strumenti in rete hanno inevitabilmente aperto scenari inediti che vanno conosciuti, interpretati e sapientemente sfruttati. L’agente di commercio del futuro metterà al centro il cliente e le sue necessità, avendo a disposizione competenze digitali che gli permetteranno di offrire un servizio ancora più eccellente. iFerr: Com’è cambiato il suo mestiere in questo periodo di emergenza Coronavirus? A.S.: Gli strumenti digitali ci stanno aiutando moltissimo, dandoci grande flessibilità. Ci sono aziende che si avvalgono dello smart working da tempo e durante l’emergenza le attività rimaste aperte hanno continuato comunque a lavorare. Sono convinta che finito questo periodo niente sarà più come prima e noi dovremmo abituarci a questo cambiamento. Ci sono dei lati positivi che emergono da questa emergenza. Stiamo imparando a gestire i clienti in modo diverso con la tecnologia . Le videochiamate, per esempio, ci hanno permesso di fare delle call collettive e sono state efficaci per finalizzare accordi commerciali. Inoltre ancor di più i clienti avranno, oltre alla necessità di preservare la sicurezza dei lavoratori, l’esigenza di ottimizzare i tempi, per cui saranno favorevoli ad adottare la tecnologia come strumento, ottimizzando anche la gestione delle relazioni commerciali. In ogni caso, penso che il mio mestiere avrà sempre al centro la relazione umana , che va al di là di tutto. E che prescinde dallo strumento utilizzato per comunicare. Personalmente i clienti apprezzano la mia grande disponibilità all’ascolto. Cerco sempre di comprendere quali siano le reali necessità del cliente e di consigliarlo sui prodotti da acquistare rispetto alle sue esigenze « »

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