iFerr-74 - Anno 2020

DFL - G ruppo L amura > 51 iFerr: Ottime notizie a proposito di come sta andando il mercato…conferma? P.L.: Noi venivamo da un periodo di chiusura (n.d.r iniziativa concordata con altri grossisti) ed incertezza, ma anche di preoccupazione, perché, onestamente, in quei giorni avevamo una visione decisamente più pessimistica del futuro e del mercato in generale. Ci siamo chiesti più volte a cosa saremmo andati incontro, ma soprattutto ci siamo interrogati sul tipo di ripresa che, nell’eventualità, ci sarebbe stata, quali sarebbero stati i ritmi e i volumi. Ma le leggi di mercato sono strane perché in realtà, già a partire dalla prima settimana di riapertura, c’è stato un picco sempre crescente di ordini e di lavoro . Numeri importanti che ci hanno trovati, in alcuni casi, spiazzati e in difficoltà pratica per quanto riguarda le tante richieste dei clienti, primi fra tutti il reperimento delle materie da parte delle aziende che sono state chiuse e la congestione dei corrieri oberati dal carico di ordini. Ma la spiegazione è semplice: durante la quarantena tutti noi siamo stati a casa e abbiamo avuto la necessità di fare dei lavori che inevitabilmente hanno coinvolto il nostro settore, dal bricolage alla pitturazione, insomma la richiesta è stata notevole per qualsiasi cosa riguardasse le merceologie vendute in ferramenta, per non parlare poi dei dispositivi di sicurezza, il cui mercato anche dell’on line è letteralmente scoppiato . Complice la contestuale chiusura delle GDO, il negozio tradizionale di prossimità ha lavorato tantissimo. iFerr: Quali sono i prodotti che vendete di più? P.L.: Oltre ai dispositivi di protezione, ci sono tanti altri prodotti richiesti, alcuni di questi inimmaginabili, ossia prodotti riadattati per l’emergenza covid. Molti nostri clienti hanno aguzzato l’ingegno per trovare soluzioni alternative . Tutto ciò è stato propedeutico per molte aziende artigiane che rischiavano

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