iFerr-74 - Anno 2020

52 il collasso. Poi c’è stato il boom dell’arredo giardino e tempo libero, dove è letteralmente impazzito il comparto. iFerr: Le aziende del settore riescono a stare dietro a questo boom? P.L.: Ci sono state e ci sono ancora problematiche inerenti la rifornitura dei prodotti, dovute al fatto che molti produttori sono stati chiusi. Diciamo che ci portiamo dietro un ritardo di 20 giorni dal momento in cui abbiamo riaperto e poi ci si aggiunge la richiesta fuori dal normale di determinati prodotti. C’è un affanno evidente nel garantire la giacenza di tutti i prodotti: quindi bisogna essere pazienti nell’aspettare che ci si riallinei ed aumentare il livello di servizio per soddisfare tutti i clienti . È un rammarico non poter essere all’altezza delle richieste, anche dal punto di vista della puntualità delle consegne, perché anche i trasportatori hanno i magazzini congestionati. Ma siamo fiduciosi che anche questi problemi si risolveranno fra qualche settimana ancora. iFerr: Come vede l’andamento dei prossimi mesi? P.L.: Come dicevo, alla ripresa avevamo fatto delle previsioni che si sono rivelate sbagliate, fortunatamente in meglio. Pensavamo di dover mettere in cassa integrazione i nostri dipendenti e invece ne abbiamo appena assunti altri da inserire con urgenza nell’organico . Abbiamo avuto ottimi riscontri dal punto di vista del fatturato e sembra che andrà così anche nelle prossime settimane. Questo perché pensiamo che le necessità dei clienti saranno le stesse anche nei mesi estivi, le persone hanno preso coscienza delle potenzialità del fai da te e si stanno sedimentando delle abitudini in casa, anche perchè occuparsi da soli di piccoli lavori è anche un modo per risparmiare. E questo è un toccasana per il nostro mercato. Del resto ne hanno beneficiato anche gli e-commerce, perché i clienti si sono abituati anche ad ordinare on line. Insomma il boom, a quanto mi risulta, non ha coinvolto solo noi, ma è tutto il grossismo di ferramenta che ne sta beneficiando ed è una cosa positiva per tutto il nostro mercato. iFerr: Insomma tutto bene fin qui, anche l’appello di #iopagoifornitori a quanto pare… P.L.: La fine di marzo è stata problematica dal punto di vista della liquidità ma c’era da aspettarselo. Da aprile, però, i pagamenti si sono regolarizzati. Anzi dirò di più: le ferramenta hanno tanto lavoro, stanno incassando altrettanto con i prodotti irreperibili come guanti, mascherine e amuchina e il loro entusiasmo è così alto che spesso chiedono di pagare in anticipo . Del resto anche noi siamo costretti a pagare in anticipo i fornitori per avere quei prodotti. Spero che questa metodologia possa diventare una buona abitudine, una di quelle cose positive che non si perda con la fine dell’emergenza. iFerr: Qual è il suo auspicio per il futuro? P.L.: L’auspicio è che questa ondata positiva possa continuare. È stata una ripresa importante per la ferramenta, il “rischio” per il nostro settore è che riaprendo tutte le attività, i consumi possano disperdersi. Ma nell’immediato le abitudini non cambieranno e poi per i prossimi mesi possiamo contare sulla necessità di avere prodotti legati al garden e agli accessori come le piscine e l’arredo . Ma più in generale spero che questa emergenza abbia fatto capire alla gente quanto sia importante il negozio di ferramenta, la sua vicinanza, l’esperienza e le conoscenze dei negozianti per i prodotti che mai come in questo periodo sono stati davvero “essenziali”. Il P unto di vista del D istributore DFL - G ruppo L amura >

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