iFerr-75 - Anno 2020
60 I l Decreto legislativo 8.06.2001 n. 231 ha introdotto, per la prima volta nel nostro ordinamento, la previsione di una responsabilità personale e diretta dell’ente collettivo (intendendosi come tali sia gli enti forniti di personalità giuridica e le società e associazioni anche prive di personalità giuridica), per la commissione di una serie di reati da parte delle persone fisiche a esso legate, che abbiano agito nell’interesse o a vantaggio dell’ente. Il Decreto Legislativo 231/01 stabilisce le responsabilità del datore di lavoro e dell’azienda in caso di illeciti compiuti dai propri dipendenti . Il datore di lavoro può tutelarsi da azioni legali se può dimostrare di aver adottato ed efficacemente attuato: 1. un modello di organizzazione; 2. aver vigilato idoneamente per controllare e prevenire reati della specie di quello verificatosi. Il “ rimedio ” per evitare il coinvolgimento dell’azienda o dell’Ente, invocando l’esclusione o la limitazione della propria responsabilità derivante da uno dei reati previsti dalla legge è, dunque, dotarsi in primo luogo di un adeguato Modello Organizzativo e affidarsi a un Organismo di Vigilanza che ne controlli l’attuazione. Che cos’è il Modello Organizzativo? È un insieme di regole, procedure e modi di operare che definiscono il sistema organizzativo, di gestione e controllo interno all’azienda , e che iLegal la responsabilità penale degli enti mira a impedire o a contrastare la commissione dei reati sanzionati dalla 231. In sostanza consiste in un documento fatto di procedure che indichino in modo chiaro e puntuale le condotte che dipendenti e dirigenti devono adottare al fine di evitare la commissione di reati (per cui è previsto l’eventuale coinvolgimento dell’ente). Nella redazione di questo documento, predisposto da uno studio incaricato ad hoc, si andranno a verificare alcune caratteristiche tipiche quali: > la definizione del proprio livello di rischio correlato a ciascuna delle voci di reato previste dal Decreto, con riferimento a ogni azienda; > l’elaborazione di un adeguato modello organizzativo , improntato alla sicurezza, idoneo a prevenire gli illeciti da parte dei propri dipendenti e collaboratori; > l’elaborazione e la gestione della documentazione richiesta dalla normativa (anagrafica, codice etico e interno, modello generale, organo di vigilanza). Quali sono i principali reati sanzionati dalla 231? Tra i reati compresi nel Decreto i più significativi sono quelli:
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