iFerr-75 - Anno 2020

61 1. ai danni della sicurezza dei lavoratori; 2. all’ambiente; 3. societari (false comunicazioni sociali, indebita restituzione conferimenti); 4. nei confronti della pubblica amministrazione (truffa e corruzione). Va tenuto tuttavia presente che l’elenco dei reati che possono originare la responsabilità delle aziende è in continuo aggiornamento e ampliamento. Quali sono le sanzioni principali? Le sanzioni a cui l’azienda potrebbe andare incontro sono particolarmente pesanti e applicabili anche in via cautelare: > sanzioni pecuniarie , calcolate con il sistema delle quote, prevedono da un minimo di 25.000,00 € a un massimo di 1.500.000 €; > sanzioni interdittive all’esercizio dell’attività, esclusione di agevolazioni, finanziamenti, contributi, ecc…; > confisca del profitto o del prezzo del reato commesso (inteso come vantaggio dell’ente); > danni alla reputazione e immagine (le sentenze di condanna sono pubbliche). Per quali ragioni è opportuno, se non indispensabile, che una società, specie se produttiva, si doti di un Modello Organizzativo? Oggi, benché non sia ancora obbligatorio, è assolutamente essenziale che una società si doti di un modello organizzativo ai sensi del predetto D.Lgs., al fine di evitare strascichi processuali potenzialmente devastanti per l’ente. Il legislatore ha introdotto la possibilità, per l’ente o la società, di evitare l’applicazione a proprio carico delle pesanti sanzioni elencate poc’anzi, proprio con l’adeguata predisposizione del modello organizzativo e della nomina di un organismo di vigilanza. L’organismo nella sostanza si occupa di verificare che le procedure descritte nel modello siano rispettare e seguite da tutti i dipendenti . In altri termini, con l’adeguata predisposizione del modello organizzativo, a determinate condizioni l’ente può sfuggire alle sanzioni previste per il reato commesso nel suo interesse o a suo vantaggio dal dirigente o dal dipendente. Decreto Lgs. 231/2001

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