iFerr-80 - Anno 2021
37 D omenico L uzi Oggi qualcuno pensa che si possa fare a meno degli agenti. Uno strumento come Internet dà l’idea che si possa arrivare direttamente al consumatore finale . E invece i rapporti umani, la conoscenza del territorio, il dialogo sono ancora fondamentali. Noi facciamo da tramite con le aziende e cerchiamo di risolvere i problemi. « » iFerr: E quanto conta il canale ferramenta per voi? D.L.: In questo momento in modo marginale e solo per l’azienda Progress Profiles , ma riteniamo sia un mercato che potrebbe ampliarsi molto in futuro. Il mondo fai da te è davvero interessante. Ne parliamo spesso con i nostri clienti anche se spesso incontriamo un certo scetticismo. È per loro un settore nuovo e non è semplice vincere le resistenze. Però il nostro compito è di far aprire loro gli occhi e di spronarli ad ampliare gli orizzonti. D’altra parte noi abbiamo il polso di ciò che c’è fuori. C’è poi da registrare il fatto che solo le ferramenta più evolute – anche in termini di metrature – accolgono prodotti del settore ITS come rubinetteria e pezzi di ricambio . Le altre lo ignorano. Quindi sia il mercato idrotermosanitario sia i punti vendita dovrebbero fare un passo uno verso l’altra. iFerr: Il ruolo di agente di commercio perché è ancora importante? D.L.: Oggi qualcuno pensa che si possa fare a meno degli agenti. Uno strumento come Internet dà l’idea che si possa arrivare direttamente al consumatore finale. E invece i rapporti umani, la conoscenza del territorio, il dialogo sono ancora fondamentali . Noi facciamo da tramite con le aziende e cerchiamo di risolvere i problemi. I rapporti sono davvero duraturi quando si offre consulenza, comprensione e professionalità. Un computer non può sostituire tutto questo. iFerr: Cosa le piace di più con il suo lavoro? D.L.: La relazione con il cliente. Amo che mi consideri dalla sua parte e che ritenga di poter crescere grazie ai miei consigli e superare le difficoltà. Mi piace che si abbia a che fare con un mondo disparato di persone. Dal rivenditore al progettista. Noi questo lavoro lo abbiamo scelto e apprezziamo tutto ciò che vi gravita attorno . Adoro anche il suo dinamismo che mi fa sentire vivo. Nella mia prima esperienza professionale lavoravo in ufficio dalle 8 alle 17. Non a caso mi sono licenziato e ho rivoluzionato la mia vita…
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