iFerr-81 - Anno 2021

35 Un nuovo Direttore per il laboratorio Catas l’apertura di un cassetto , che viene ripetuta migliaia di volte per accertare che le guide non si rovinino pregiudicandone l’utilizzo. iFerr: Quali sono gli interlocutori di Catas? F.B: Gli interlocutori di Catas appartengono a tutta la filiera del legno arredo, partendo dai produttori di materie prime come adesivi e vernici per arrivare al prodotto finito che oltre a quello dei mobili, contempla anche altri settori, come quello dei pavimenti ad esempio. Oggi il nostro mercato di riferimento è quello internazionale e tra i nostri 2.000 clienti ci sono oramai aziende di quasi tutti i continenti. iFerr: I che modo Catas interlocuisce con il settore della ferramenta? F.B: Catas è attivo da sempre sulla ferramenta che rappresenta una componente essenziale dei mobili e non solo. Pensi che un’intero paragrafo del nostro tariffario è dedicato a questi dispositivi con prove di vario tipo, test ciclici di durata, resistenza alla corrosione, analisi sul contenuto di metalli pesanti… Da un po’ di tempo ci siamo anche dotati di uno spettrofotometro XRF per rispondere puntualmente a specifiche esigenze di questo mercato . iFerr: Secondo lei potrebbe essere utili un’associazione di certificazione anche in questo campo? F.B: La definizione di “regole” comuni mi trova sempre d’accordo, ma devono essere le aziende o le associazioni a sollevare l’esigenza. Una certificazione può essere utile per meglio “dialogare” con i clienti potendo anche essere un valido strumento di marketing per differenziare il proprio prodotto da altri che magari costano meno ma che anche durano meno! Come ho detto noi possiamo certamente aiutare le aziende ad identificare un eventuale protocollo di certificazione ma la prima mossa spetta comunque a loro. Il Catas vuole essere infatti un partner delle aziende senza cercare mai di imporre nulla al mercato , questa è da sempre la nostra filosofia, la nostra etica. iFerr: Qual è il contributo di Catas nel mondo del legno? F.B: Il primo obiettivo del nostro lavoro, come ho già ricordato, è verificare la sicurezza dei mobili sotto tutti i punti di vista: dalla composizione chimica dei materiali utilizzati, alle caratteristiche dimensionali, oltre alle resistenze meccaniche. Gran parte degli incidenti che quotidianamente avvengono e che sono registrati dai pronto soccorso degli ospedali si verificano proprio negli ambienti domestici e molto spesso coinvolgono proprio gli arredi… bisogna quindi essere certi che i mobili siano progettati e realizzati per essere innanzitutto sicuri. Questo è il nostro primo compito, aiutando le aziende a trovare e scegliere i giusti materiali e a fare corrette scelte costruttive . Credo sia opportuno ricordare che esiste un panorama normativo internazionale molto dettagliato F ranco B ulian

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