iFerr-82 - Anno 2021

14 che sapevate Lo t ? % € Tecnologia: +5,5% per il mercato italiano nel 2020 In un anno complicato per l’economia italiana come è stato il 2020, il settore della Tecnologia di consumo è andato in controtendenza: secondo le rilevazioni GfK le vendite sono cresciute del +5,5% a valore e il valore complessivo del mercato ha raggiunto i 15,5 miliardi di euro. Traina la crescita la performance positiva del comparto IT Office (+32,5%), che a fine 2020 è arrivato a generare il 23,9% del valore complessivo del mercato italiano dei Technical Consumer Goods. Trend in crescita anche per il piccolo elettrodomestico (+15,5%), per l’elettronica di consumo (+4,7%) e il grande elettrodomestico (+3,4%). Dal 2012 ad oggi -77mila attività Sono sparite, complessivamente, dalle città italiane oltre 77mila attività di commercio al dettaglio (-14%) e quasi 14mila imprese di commercio ambulante (-14,8%). Questi i dati diffusi da Confcommercio: il sud, rispetto al centro-nord, perde più ambulanti , ma registra una maggiore crescita per alberghi, bar e ristoranti; il Covid acuisce certe tendenze e ne modifica drammaticamente altre: nel 2021, solo nei centri storici dei 110 capoluoghi di provincia e altre 10 città di media ampiezza, oltre ad un calo ancora maggiore per il commercio al dettaglio (-17,1%), si registrerà per la prima volta nella storia economica degli ultimi due decenni anche la perdita di un quarto delle imprese di alloggio e ristorazione (-24,9%). Commercio all’ingrosso -44,3 miliardi di euro Dalle stime dell’Ufficio studi della CGIA sull’andamento medio del fatturato 2020, i settori più colpiti dalla pandemia sono stati in particolar modo, il commercio, i servizi alla persona e l’area dell’intrattenimento. La perdita di fatturato più importante ha interessato il commercio all’ingrosso (-44,3 miliardi di euro). Seguono il commercio/riparazione auto e moto (-26,8 miliardi), i bar e i ristoranti (-21,3 miliardi di euro), le attività artistiche, palestre, sale giochi, cinema e teatri (-18,3 miliardi), il commercio al dettaglio (-18,2 miliardi), gli alberghi (-13,9 miliardi), le agenzie di viaggio e i tour operator (-9,3 miliardi). Porti: nel 2020 -10,7% merci movimentate, -56% passeggeri Nel 2020 nei porti italiani si sono movimentate 441,88 milioni di tonnellate di merci, in calo del 10,7% rispetto ai 495,08 milioni del 2019 . Quanto ai volumi, si sono mossi 10,67 milioni di teu (la misura standard dei container), un punto percentuale in meno dei 10,78 milioni di teu dell’anno prima. Sono invece crollati i passeggeri, evidentemente in scia alle restrizioni covid imposte agli spostamenti: nel corso dell’anno sono stati 32,39 milioni, in calo del 56% rispetto ai 73,57 milioni di passeggeri del 2019. È quanto emerge dalle tabelle pubblicate da Assoporti, aggiornate al 17 febbraio . Cyberattacchi +246% Oltre al Covid-19 il 2020 è stato l’anno dei Cyberattacchi, più che raddoppiati (+246%, fonte Corriere della Sera) e diretti a colpire un mondo imprenditoriale che si è sempre più appoggiato sulle infrastrutture digitali per reggere l’urto della pandemia sui propri business. Il termine “crimine” è il più calzante per spiegare un fenomeno che è ormai parificabile allo spionaggio industriale. I casi più frequenti di Cyberattacco si possono identificare come delle vere e proprie estorsioni ai danni delle aziende, violate nei propri sistemi, derubate di informazioni e accessi chiave all’attività e ricattate dagli hacker.

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