iFerr-82 - Anno 2021

46 A pprofondimento STEFANO STECCANELLA Direttore Commerciale Rosi Ferr: Le ferramenta desiderano incrementare i prodotti elettrici: quali assortimenti il punto vendita dovrebbe avere per proporsi in modo credibile ed efficace? S.S.: La diffusione del materiale elettrico in ferramenta continua a crescere, e la richiesta degli utilizzatori finali non riguarda più solamente pochi articoli di base, ma una sempre più ampia gamma di prodotti. L’assortimento pertanto deve essere il più completo possibile, e tuttavia “su misura” per ciascun punto vendita . Bisogna privilegiare quegli articoli altorotanti maggiormente richiesti in base alla tipologia di cliente che si rivolge alla rivendita. Ad esempio se tra i clienti del negozio c’è un grande numero di professionisti e artigiani saranno da privilegiare gamme di prodotto c.d. industriale, viceversa se si tratta del classico negozio di prossimità frequentato soprattutto o esclusivamente da privati, la gamma sarà composta da articoli di materiale domestico, opportunamente esposti. iFerr: Esiste una questione formazione per la merceologia elettrica? S.S.: Certamente, soprattutto per quanto riguarda la vendita di materiale elettrico industriale, la cui normativa è molto stringente data la pericolosità delle operazioni in determinati ambienti e le potenze considerevoli in gioco, e deve essere rispettata sia dai venditori che dagli utilizzatori di materiale elettrico. Spesso ancora oggi si nota a volte una certa approssimazione e impreparazione, con la tendenza a sottovalutare il rischio elettrico al quale si è sottoposti in certe attività . C’è da dire che di contro la maggior parte degli interessati è altamente professionale e tratta solo materiale elettrico certificato e di alta qualità, rifuggendo scorciatoie dettate dal prezzo dei prodotti. iFerr: Può essere opportuno completare il reparto elettrico con assortimenti complementari? S.S.: Non solo è opportuno ma è indispensabile completare l’offerta di materiale elettrico propriamente detto con tutto ciò che è attinente, per dare credibilità alla proposta della ferramenta. Quindi il comparto dovrà comprendere anche lampadine, pile, fari portatili, plafoniere, accessoristica, ecc . iFerr: Come può un rivenditore tradizionale differenziare la sua proposta con quella della grande distribuzione? S.S.: Non è semplice differenziarsi in questo settore, la grande distribuzione ha il vantaggio della grande superficie dove è possibile esporre molti metri di materiale elettrico e quindi gamme molto ampie e complete. Quindi la rivendita tradizionale deve innanzitutto mutuare per quanto possibile i principi espositivi propri della Gdo , dopodiché fare leva sulla sempre fondamentale arma del canale tradizionale che è la vendita assistita e competente. iFerr: Com’è andato il comparto nel 2020, ossia in un anno particolare ma che è stato molto positivo per le ferramenta? S.S.: Incredibilmente per come si era messa la prima parte dell’anno, per la ferramenta il 2020 è stato un anno positivo. Nello specifico anche per il comparto elettrico il risultato è stato ottimo, a ruota dell’aumentata richiesta di utensili elettrici e garden che ha caratterizzato le fasi di lockdown, durante le quali le famiglie hanno utilizzato il molto tempo libero per fare innumerevoli lavori di bricolage. Inoltre moltissimi hanno dovuto attrezzare le loro abitazioni per l’home working e la dad , con la conseguente aumentata richiesta di spie, prese, adattatori e multiprese. Rosi in questo contesto è stata favorita anche dall’avere a catalogo prodotti ad hoc e brevettati per la casa, quali le multiprese da parete SMART, gli adattatori PRIME da spina 10A prese 16A indispensabili e richiestissimi. Inoltre abbiamo da poco lanciato una gamma completa di multiprese con spina salvaspazio 10A e prese trivalenti 16A/schuko .

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