iFerr-84 - Anno 2021
51 cinquant’anni. Un traguardo importante. Oggi non c’è più la signora Clara dietro il bancone perché è impegnata a fare la nonna, ma sono rimaste le figlie. E c’è una caratteristica che non è mai cambiata: “ se il cliente vuole un chiodo noi gli diamo solo un chiodo. Anche se costa pochi centesimi. Abbiamo un’ampia gamma di bulloneria che vendiamo sciolta. Siamo tra le poche ferramenta a offrire questo servizio ”, ci dice Silvia. “È cambiata invece la clientela. Ci sono meno artigiani, che sono andati a vivere in zone diverse, e più privati. Una cosa particolare è che arrivano da noi molte donne, perché ormai ci sono tanti uomini che hanno mani sinistre . Non sanno nemmeno cambiare una lampadina! E così soprattutto con la pandemia, le mamme che sono rimaste a casa hanno cominciato a prendere in mano la situazione per sistemare le cose che non andavano”, continua Cristina. Una gestione femminile di una ferramenta fa rima senz’altro con empatia e disponibilità . “Cerchiamo di dare un servizio umano che manca nella Grande Distribuzione. Non siamo a conoscenza di tutto, ma ci mettiamo a disposizione per arrivare a una soluzione ottimale. I clienti escono sempre soddisfatti!”. Non sempre però le cose vanno bene. “ A volte viene voglia di mollare tutto. Troppo risicati i guadagni, a fronte comunque di un impegno quotidiano notevole ”, dice Cristina. Finita la frase, le si accende un sorriso grande sul viso. Ma, appena pronunciata la frase, fuori dalla vetrina un signore la saluta. “Faccio un salto dopo in negozio!”. “Certo, la aspettiamo!”, risponde. E poi rivolgendosi a me: “Il bello è che ormai non abbiamo solo dei clienti ma tanti amici. Ci sono le vecchiette che ci vengono a trovare ogni giorno e ci portano i dolci fatti in casa. Come questi biscotti: gradisce?”. E questo è proprio un ottimo motivo per continuare a crederci!
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