iFerr-84 - Anno 2021
57 C rime&Tech LA TECNOLOGIA RFID: UN’EVOLUZIONE INEVITABILE PER IL MONDO RETAIL? LINEE GUIDA PER AIUTARE LE AZIENDE Uno dei principali vantaggi derivanti dall’adozione dell’RFID è la possibilità di avere un dato inventariale aggiornato in tempo reale . Oltre a migliorare il monitoraggio delle potenziali perdite, la disponibilità di un’informazione di questo tipo comporta un miglioramento della gestione dello stock , evitando problemi di riassortimento o di disponibilità di prodotti e, di conseguenza, migliorando il servizio al cliente. L’RFID facilita anche la gestione dell’omnicanalità garantendo una migliore tracciatura dei prodotti disponibili o in transito tra le varie piattaforme. Oltre a un miglioramento a livello gestionale, molti intervistati hanno sottolineato come nel medio periodo l’RFID comporti anche una riduzione del costo della manodopera legata alle attività di inventario e di taggatura, potendo così dedicare maggiori risorse ad altre attività. Grazie alla maggiore efficienza dei processi garantita da questa tecnologia, gli intervistati che l’hanno adottata dichiarano di essere stati in grado di recuperare gli investimenti fatti in poco tempo . Q uesto studio va ad alimentare la ricerca sullo stato di questo fenomeno nel settore retail in Italia, che già a fine 2020 aveva mosso i primi passi partendo dalla GDO e che oggi amplia lo spettro di indagine anche agli altri settori. L’analisi ha visto la raccolta di varie esperienze internazionali e una serie di interviste individuali a più di 30 professionisti in rappresentanza delle principali aziende del settore Retail e GDO In Italia , coprendo diversi settori merceologici e formati di punto vendita per un totale di più di 13.500 punti vendita su tutto il territorio nazionale . Il primo passo che un’azienda deve fare per ridurre in maniera efficace le differenze inventariali consiste nel mappare i propri processi interni al fine di identificare dove possono generarsi delle perdite. La raccolta di dati affidabili , ossia accurati, credibili, attuali, coerenti e completi, permette di ridurre al minimo la componente sconosciuta delle perdite e di identificare l’incidenza che le diverse cause hanno sul totale degli ammanchi. La prima fonte di informazione è l’inventario , i cui risultati devono essere integrati e incrociati con altre fonti dati, interne ed esterne all’azienda al fine di associare le differenze inventariali alle loro possibili cause. L’approccio investigativo rappresenta un’analisi preliminare dei dati raccolti che mira a ridurre la componente sconosciuta delle differenze inventariali tramite un processo di sistematizzazione e potenziamento delle informazioni disponibili. L’analisi della componente conosciuta delle differenze inventariali permette di definire degli interventi mirati in base alla natura dell’ammanco intervenendo con un approccio di security per le cause di natura criminale e un approccio di analisi e miglioramento dei processi per quelle di natura operativa. Una volta identificati i punti vendita o i processi più vulnerabili è necessario attivare i vari attori coinvolti per identificare le soluzioni tecnologiche o operative più adatte a risolvere i problemi registrati. La scelta di queste contromisure deve sempre essere preceduta da un’attenta analisi delle particolarità della propria azienda e del settore merceologico. Questo processo analitico, che arriva alle soluzioni partendo dalla raccolta e analisi oggettiva dei dati, è fondamentale per approcciare in maniera sistemica il tema delle differenze inventariali e sviluppare un percorso interno di miglioramento continuo dell’efficacia aziendale. >
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