iFerr-88 - Anno 2021
41 “L’attitude” al futuro ottimamente quando c’è un gruppo, un distretto a servizio delle Filiere. Quindi io auspico che tutti i miei concorrenti facciano gruppo. Quello che per me è molto importante è che si comincino a creare più distretti, che è poi quello che sta cercando di fare il gruppo Fervi da dieci anni: creare un gruppo che possa essere di servizio per le forniture industriali di tutte le aziende che lavorano sia che siano multinazionali sia che siano artigiane. iFerr: Come si costruisce un’azienda solida come la Fervi e così ambiziosa? R.T.: Prima di tutto ci vuole un’idea, una visione sul futuro, su cosa si vuole realizzare. Dopodichè ci vogliono degli elementi concreti, come le competenze, le famose best-practice, perché ognuno possa dare il proprio contributo. Dunque bisogna investire nelle risorse umane perché solo un grande investimento nelle risorse umane dà la possibilità di creare un progetto, la solidità patrimoniale, invece, è indispensabile per non fare un salto nel vuoto. E poi bisogna avere coraggio, è l’elemento che fa da collante a tutto questo. iFerr: Rialzo dei prezzi e mancanza di materie prime, è una problematica che vi riguarda? E cosa pensa succederà in futuro? R.T.: Questa è una problematica che riguarda tutti, pochi mesi fa ancora qualcuno credeva che toccasse sempre ad un altro e invece adesso cominciamo a vedere che c’è una ricaduta su tutti e in tutta Europa. Personalmente in 40 anni di carriera, una situazione del genere non l’avevo mai vista, secondo me quello che succederà non lo sappiamo e lo gestiremo come sempre succede nella vita, ci adegueremo e resisteremo. In questo momento ci siamo dentro in pieno e non saprei dirle quanto c’è di speculazione che quindi si risolve e quanto c’è di strutturale e quindi ci vorrà più tempo per risolverla. Il tema vero è “ma la Cina ci sta dicendo tutto?”. Direi di no perché non si capisce come mai non arrivi il materiale dalla Cina dove loro hanno le materie prime e la forza lavoro. Questo potrebbe voler dire che o non hanno più la forza lavoro oppure ce l’hanno e vogliono creare uno shock internazionale. Non m’interessa fare del complottismo io mi limito a osservare. Il tema è cosa stia succedendo veramente e se questa pandemia è stata solamente una scusa o la pandemia è la causa di questa situazione. iFerr: Digital Attitude in Fervi, ci racconta in cose consiste? R.T.: Partirei da una premessa, agli inizi del Novecento l’analfabetismo era la piaga da sconfiggere per consentire alla popolazione mondiale di partecipare e giovarsi dei cambiamenti epocali dati dalla rivoluzione industriale. Quei popoli che non hanno partecipato in maniera attiva all’alfabetizzazione sono rimasti più indietro sia in termini economici ma soprattutto rispetto alla qualità della vita e dei diritti civili. Quindi possiamo certamente dire che l’alfabetizzazione ha portato maggiore consapevolezza dei diritti civili, benessere economico e migliore qualità della vita. Io penso che oggi quello che era l’analfabetismo di 100 anni fa è diventato l’analfabetismo digitale quindi le persone, le nazioni e i popoli che non investono pesantemente rimarranno indietro per gli aspetti economici, per gli aspetti dei diritti civili e per la qualità della vita. Lo Stato ha un ruolo molto importante in questa evoluzione digitale perché deve fornire le infrastrutture a cui tutti possano accedere, primi fra tutti i giovani a partire dagli studenti. La digital attitude non deve essere una cosa secondaria ma primaria nella scuola, per favorire anche l’intraprendenza dei giovani a creare start up di servizi utili, facili e piacevoli. Perché ci si possa appassionare al mondo digital. Nel gruppo Fervi la digital attitude è fondamentale e stiamo cercando di imprimerla in tutti i nostri collaboratori, per i quali mettiamo a disposizione una biblioteca digitale dove possono conoscere i processi aziendali e qualsiasi altra cosa riguardi l’azienda. Mi piace pensare che il nostro patrimonio di esperienza e competenze sia a disposizione di chiunque lavori con noi. Grazie a questa attitude nel periodo del lockdown non abbiamo avuto nessun problema a lavorare da qualsiasi luogo e in qualsiasi forma e i nostri clienti ci hanno trovato sempre disponibili per soddisfare le loro esigenze. R oberto T unioli
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