iFerr-90 - Anno 2021
U mberto Bedini 59 ora nonostante le agevolazioni europee, in innovazione e digitalizzazione per modernizzare strutture e processi . Le aziende devono essere sempre più proattive e propositive, condizionando, anticipando, e non rincorrendo, l’andamento del mercato, riuscendo a cogliere in anticipo le nuove esigenze delle persone. iFerr: Ferramenta e digitalizzazione, non sempre un matrimonio perfetto. Eppure la multicanalità potrebbe essere la strategia migliore di successo in futuro. Che cosa ne pensa? U.B.: La multicanalità è una strategia commerciale che non condivido fino in fondo. Penso che ognuno debba fare ciò che sa fare meglio, che debba focalizzarsi e investire sul proprio core business. Ovviamente restando sempre in linea con i tempi e riuscendo possibilmente ad anticiparli. Ritengo che il futuro sia degli specialisti e non dei generalisti. Per cui le aziende devono assolutamente digitalizzarsi, non è più una scelta ma un obbligo. Pertanto è necessario investire molto in formazione su nuovi macchinari, nuove tecnologie e nuovi metodi di gestire i processi aziendali. Se non si fanno questi passi si rischia di rimanere fuori! Non ci sono vie di mezzo. Se si vuole competere nel prossimo futuro bisogna essere digitali altrimenti si resta indietro non di qualche metro ma di centinaia di chilometri dalla testa del mercato. Sarà un gap gigantesco che non si potrà mai più recuperare. I passaggi epocali hanno sempre fatto crescere l’uomo ed ora è arrivato il momento di crescere. iFerr: L’aumento dei prezzi e le difficoltà di approvvigionamento delle materie prime sono un problema sempre più consistente per le imprese. Anche il settore ferramenta è stato toccato in modo pesante. Che cosa ci dobbiamo aspettare per il 2022? Umberto Bedini: È vero, l’aumento dei prezzi e le difficoltà di approvvigionamento delle materie prime oltre alla mancanza delle componenti per l’assemblaggio di prodotti elettrici, elettromeccanici, meccanici ed elettronici e all’insufficienza dei mezzi di trasporto hanno creato, stanno creando e creeranno ancora problemi seri per le imprese. Molti settori del mercato nazionale e non, oltre a quello delle ferramenta, hanno subito un impatto negativo di fatturato, di servizio al Cliente e di immagine difficilmente recuperabili in breve tempo. Però credo che nella seconda parte del 2022 vedremo la luce in fondo al tunnel. Ritengo che il prossimo anno sarà suddiviso in due periodi : il primo semestre continuerà a essere di assestamento e bisognerà anche gestire l’incremento dell’inflazione che ci aspetta - forse arriveremo all’8 o 9% - mentre nel secondo semestre inizierà una ripresa significativa. iFerr: Nel 2020 con la pandemia i negozi tradizionali di ferramenta sono stati avvantaggiati dalle normative e dalle nuove esigenze della clientela orientate alla sicurezza e al fai da te. Il 2021 è stato invece un anno di assestamento, seppure sostanzialmente positivo. Quale potrebbe essere il “new normal”? U.B.: Credo che ci sarà molto di “new” e poco di “normal”. Il modo di vivere e le abitudini delle persone cambiano continuamente e repentinamente in seguito alle forti e martellanti sollecitazioni dei media, ma soprattutto in funzione delle innovazioni tecnologiche che hanno una velocità ormai poco controllabile. Siamo alla vigilia di una nuova era esasperatamente tecnologica dove la rapidità, l’efficienza, l’efficacia sono diventati un mantra. Penso che le società leader di mercato in generale, e quindi anche nel settore della distribuzione per ferramenta, debbano investire molto di più di quanto stiano facendo CHI È UMBERTO BEDINI Laureato in Ingegneria Elettronica, ha maturato una significativa esperienza nell’imprenditoria e nel management aziendale in oltre 40 anni di carriera professionale. Nel 2002 ha fondato la società ECA Consulting con sedi a Milano e Bruxelles che offre soluzioni tecnico-organizzative e manageriali ad aziende nazionali e internazionali. Nel 2014 ha costituito la ECA Consulting USA con sedi a New York e Miami. Ha ricoperto ruoli sempre più importanti fino ad assumere incarichi di Direttore Generale, Vice Presidente, Consigliere, Presidente di CDA e Amministratore Delegato di aziende nazionali e multinazionali. Negli ultimi 7 anni ha posto il focus sulle PMI italiane ricoprendo ruoli apicali.
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