iFerr-91 - Anno 2022

GRUPPI Grossisti Indipendenti GRUPPO AXEL GRUPPO GIEFFE GRUPPO CDF GRUPPO FERRITALIA GRUPPO TERNA 65% 35% I “veri” dati, alla luce dei fatti Il biennio che si è appena concluso è stato uno dei più complicati degli ultimi decenni per la maggior parte delle aziende. Per il settore ferramenta le dinamiche sono state molto particolari e l’andamento generale è stato decisamente positivo, prendendo una piega senz’altro inaspettata. Con la pandemia nel 2020, infatti, mentre l’Italia (e il mondo) serrava quasi ogni esercizio commerciale, le ferramenta hanno potuto restare aperte per decreto, godendo pertanto di una visibilità e di introiti mai visti nel 2019. Tanto più che gli italiani chiusi in casa hanno riscoperto il negozio di prossimità e si sono appassionati al fai da te e al giardinaggio. Nel 2021 il trend ha continuato a essere positivo, ma in modo più attenuato. Nel frattempo però il quadro inflattivo si è fatto via via più grave tanto che tutte le aziende sono state costrette a ritoccare i listini. Grossisti compresi. Ecco quindi che le percentuali positive segnalate dal mercato devono essere calmierate con i prezzi che sono aumentati. Vediamo ora i fattori che stanno determinando questa situazione e quali sono le prospettive per il 2022. Container alle stelle, magazzini pieni Se fino a due anni fa spedire un carico da Shangai a Rotterdam costava circa 2mila euro, oggi richiede un esborso di 14mila. La condizione complessa in cui versa il trasporto marittimo non comporta solo un aumento vertiginoso dei prezzi di noleggio dei container, ma anche enormi ritardi in tutta la catena di approvvigionamento delle merci. A determinarli ci sono diversi elementi: dalla congestione dei porti dovuta al boom di traffico postlockdown, alle dimensioni sempre maggiori delle imbarcazioni che i terminal faticano a gestire, ai controlli legati alla pandemia. Il risultato è che le aziende cercano di riorganizzarsi puntando a rendere le proprie filiere meno lunghe. Inoltre, per continuare a offrire un servizio puntuale ai clienti rivenditori e grossisti devono avere più materiale in casa. E avere in magazzino merce pagata più cara significa avere liquidità bloccata. Rincari a 360 gradi Il costo dell’energia è ormai ai primi posti nelle agende delle industrie e delle associazioni che le rappresentano. “Se gli aumenti dei prezzi delle materie prime e in particolare dell’energia elettrica sono elevati per le famiglie e mettono a rischio il recupero dei consumi, per l’industria italiana sono insostenibili”, ha dichiarato recentemente Alessandro Fontana, direttore del Centro Studi di Confindustria. “Sono le imprese ad aver assorbito finora i rincari, anziché trasferirli sui prezzi finali. Inoltre paghiamo l’energia molto più dei concorrenti francesi e tedeschi rischiando di perdere quote di mercato in maniera irreversibile”. Le aziende che stanno soffrendo di più sono quelle 42 Speciale Panel Distributori 2022 FATTURATO GROSSISTI INDIPENDENTI E GRUPPI NEL 2020 FATTURATO GROSSISTI 2019-2020-2021 (in milioni di euro) 2021 2020 2019 300 0 600 900 1200 1500 s s s +8,1% vs 2019 1.219.583.516 +8,8% vs 2020 circa +5,9% vs 2018 1.102.074.737

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