69 Donato Colucci iFerr: Si è inserito in un momento storico molto particolare. Quali sono le sfide del mercato oggi nel settore della distribuzione? D.C.: Nel suo complesso per Fraschetti il 2020 e il 2021 hanno rappresentato un’opportunità di crescita, come mostra l’aumento della nostra quota di mercato, ma anche di cambiamento. L’organizzazione commerciale Fraschetti ha bisogno di acquisire nuove competenze, ma anche di mettere a disposizione del cliente tutto il suo valore e l’esperienza accumulata in 152 anni di storia. Per questo diventa fondamentale comunicare di più e meglio, avvalendoci di tutte le incredibili risorse che la tecnologia attualmente ci mette a disposizione. Il distributore vincente del futuro (o meglio del presente) sarà colui che, oltre al classico mix di prodotto/prezzo/servizio, riuscirà a trasmettere sul mercato un flusso di informazioni e contenuti chiaro e fruibile. iFerr: Multicanalità e digitale: come si declinano questi due concetti nella realtà dell’azienda Fraschetti? D.C.: I consumatori hanno potuto apprezzare i vantaggi di acquistare in un negozio di prossimità e spesso ancora oggi lo scelgono rispetto alle grandi superfici. Sono enormemente cresciute anche le rivendite online, attivate molto spesso anche partendo da negozi tradizionali. Il nostro impegno è quello di fornire sempre più strumenti a supporto dei diversi canali. Fraschetti mette a disposizione un servizio di Dropshipping oramai più che rodato. All’ultimo BricoDay c’è stata l’occasione di presentare il servizio al grande pubblico con un boot dedicato. Siamo stati sorpresi (o forse no) dall’incredibile numero di contatti che abbiamo attivato in quei due giorni, con un stand senza prodotti ma con un servizio efficiente da presentare. Neanche il tradizionale però può esimersi dal fare in conti con il mondo dei bit. Il nostro approccio in questo canale sarà decisamente phygital. I nostri clienti tradizionali sono importanti centri di valore dove vediamo concretizzarsi la quarta rivoluzione industriale, per questo investiremo in strumenti e supporti che interpretano meglio questo momento del mercato che vede il confine tra mondo fisico e digitale sempre più labile. iFerr: Fraschetti tra ferramenta e Gds, quali sono le differenze di approccio dal punto di vista delle strategie di marketing? D.C.: Gli strascichi della pandemia si chiamano “aumento dei prezzi” , “mancanza di materiale”, “ritardi”. Nei confronti del punto vendita tradizionale il nostro ruolo di distributore è quello di arginare al meglio questi problemi fisiologici ed anticipare gli imprevisti. Questo comporta una buona dose di coraggio imprenditoriale e fiducia nelle proprie capacità. C’è da dire che lo “stile” distributivo di Fraschetti, ha sempre incentivato il suo rivenditore a strutturarsi per tempo in modo da avere il “negozio in ordine” per il giorno in cui il consumatore varcherà la soglia del punto vendita. È nostro dovere continuare a dare una visione progressista del settore, continuando ad investire in nuove frontiere per rilanciare continuamente il ruolo del negozio di prossimità. In GdS il ruolo che Fraschetti può dare va ben oltre quello di “tappabuchi” che generalmente viene assegnato al grossista. Le importanti relazioni commerciali costruite negli anni con i principali player del canale moderno sono frutto anche di un modo di cercare di soddisfare le loro esigenze offrendo loro un ventaglio di soluzioni logisticocommerciali che in pochi in Italia possono vantare. Fraschetti da sempre crede che tra il mondo tradizionale delle ferramenta e quello moderno dei centri di fai da te più evoluti, vi siano importanti punti di contatto e di conoscenza reciproca da approfondire: proprio per questo in qualità di distributore sempre più multicanale attento ai nuovi trend di mercato, Fraschetti si impegna quotidianamente a favorire una naturale osmosi commerciale tra i diversi canali di vendita.
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