31 Al timone di Pennelli Cinghiale e un coraggio nell’investire che davvero hanno avuto pochi uguali e sicuramente nessun altro precedente nel nostro settore. Del nonno è stata l’idea in un agosto lontano di registrare il nostro marchio all’Ufficio Marchi e brevetti con un’operazione che ci ha portato l’anno scorso ad ottenere il riconoscimento - tanto ambito quanto prestigioso - di Marchio Storico di interesse nazionale da parte del Ministero dello Sviluppo economico. Sua, ancora, l’idea esattamente quarant’anni fa di investire in una pubblicità televisiva chiamando Colnaghi, uno dei più grandi creativi dell’epoca: uno spot iconico rimasto nel cuore e che ancora oggi è stato inserito all’interno della serie di Amazon Bang Bang Baby. E poi, come dicevamo, lungimirante nel welfare, il primo a dare la tredicesima nel 1952, e nella costruzione di un’azienda sanissima che mantenesse le proprie radici dove era nata, nel cuore del distretto dei pennelli ma che insieme fosse capace di avere le ali per arrivare all’estero. iFerr: Che azienda è diventata oggi Pennelli Cinghiale e quali sono le strategie di crescita? E. C.: Pennelli Cinghiale oggi è un’azienda familiare italiana che progetta e produce dal 1945 i prodotti migliori per i professionisti del colore grazie alle forti competenze sviluppate nel distretto del pennello: da un lato resta fortemente ancorata alla tradizione di sempre e alla sua storia e dall’altra cavalca questo suo DNA spinto sull’innovazione, l’evoluzione e il pionierismo. Lo dimostra il successo degli ultimi progetti che ci hanno visto arrivare al mondo delle vernici, alla sostenibilità di processo e di prodotto. Con la nostra ricerca & sviluppo che ha investito nel progettare pennelli e rulli sempre più performanti con le pitture di ultima generazione. Da sempre analizziamo le continue evoluzioni nelle formulazioni per arrivare sul mercato con prodotti realmente performanti in termini di applicazione, e oggi possiamo contare su una tecnologia 4.0 che in una sola linea produce 11.000 pennelli al giorno. iFerr: Qual è il valore del “vostro” made in Italy? E. C.: Il senso di Made in Italy per Pennelli Cinghiale si esprime nel “fare bene le cose”, prendersi cura dei clienti con competenza e ascolto, produrre con attenzione e controllare i dettagli di ogni singolo prodotto, innovare per primi. Questo è quello che ci si aspetta da un grande marchio italiano. I mercati esteri ci stanno premiando per queste caratteristiche e le nuove generazioni sono molto attente a questi valori. Il nostro made in Italy è un capitale di competenze e di esperienze nel mondo delle applicazioni ed è soprattutto passione per il nostro lavoro. È importante trasmettere alle nuove generazioni questi valori e ascoltarle per capire cosa di tutto questo arriva alla generazione Z. Per questo abbiamo avviato una serie di tavoli con lo IED di Milano e che confidiamo daranno nuovo slancio e nuovi frutti al brand Cinghiale, archetipo del pennello italiano. iFerr: Che cosa ha insegnato al mercato la pandemia e quali evoluzioni porterà alla ferramenta e ai colorifici? E. C.: Ha insegnato molto soprattutto a chi aveva voglia di imparare. Principalmente, a noi aziende, a ritornare ai rapporti di fornitura più prossimi, perché in un momento di incertezza, poter contare su partner locali ci ha ricordato l’importanza dell’affidabilità del nostro territorio. Nei due anni passati, gli italiani hanno verniciato gran parte del nostro paese, ma solo il 10% ha affermato di cimentarsi per la prima volta in questa attività. Significa che l’Italia è una nazione di grande tradizione nelle applicazioni, attenta al rinnovamento costante delle superfici di casa. Questo è un dato molto importante per scegliere la strada da percorrere. Analizzando infatti i comportamenti dei nostri clienti negli ultimi due anni, possiamo affermare che l’evoluzione nel nostro settore è legata ad una rifocalizzazione sul prodotto di qualità: vista la contrazione dei consumi, il rivenditore non può permettersi di sbagliare nella proposta al cliente professionale. Per questo progettiamo prodotti sempre più tecnici, specifici e performanti per garantire la soddisfazione degli specialisti del colore. La pandemia ha alzato le aspettative sui risultati, obiettivo sfidante per noi aziende produttrici visto il rincaro delle materie prime e dei costi energetici. Eleonora Calavalle
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