54 Retail Institute Italy è l’associazione nazionale che da ben 27 anni è punto di riferimento per chi opera nel mondo del commercio nazionale. Al General Manager Alberto Miraglia abbiamo affidato il compito di illustrare il punto di vista di chi opera nel mondo del commercio al dettaglio e di mappare cosa i negozi stanno facendo e cosa sono chiamati a fare per sviluppare la circolarità. Proprio tale questione è stata anche al centro del recentissimo convegno “Green Retail Lab, le strategie del retail per un presente sostenibile”, giunto alla terza edizione, che fa parte di un progetto più ampio iniziato nel 2020. Nello specifico, il convegno ha indagato le migliori azioni da intraprendere per un punto vendita più sostenibile e ha visto confrontarsi manager di aziende leader della distribuzione italiana, con un focus sugli investimenti in ambito ESG, ossia Enviromental, Social e Governance. iFerr: Sul fronte della sostenibilità qual è lo stato dell’arte nel retail tradizionale e non food? Alberto Miraglia: La sostenibilità porta complessità ma rappresenta una straordinaria opportunità di innovazione così come di relazione con il cliente, richiede di ripensare prodotti, logistica, negozi, servizi. Le aziende del retail hanno ben compreso l’importanza dell’investire in sostenibilità, generare valore per sé e per il mondo circostante. Le imprese virtuose che investono nella sostenibilità sono anche quelle che hanno i risultati migliori sul mercato. iFerr: La pandemia che effetti ha avuto e avrà sul tema del green nel retail? Quali sono le principali richieste che i consumatori rivolgono ai punti vendita? A.M.: Già nell’era pre-Covid era emersa la necessità di un approccio più convinto da parte delle aziende rispetto alle tematiche ambientali, che oggi si afferma con sempre maggior decisione. La crescente attenzione del consumatore per la tutela dell’ambiente impone di dimostrare un impegno sempre più concreto. Soprattutto nelle > I NEGOZI E LA SOSTENIBILITÀ Retail Institute Italy Focus
RkJQdWJsaXNoZXIy NjY4ODQx