iFerr-98 - Anno 2022

59 Istat l’indicatore anche al di sopra degli 8 punti. A gennaio di quest’anno l’indice registrava un +8,5 e si è poi mantenuto sempre al di sopra dei valori del 2021. Va inoltre evidenziato che, in tutto il terzo trimestre, il ritmo di crescita delle vendite di utensileria casa e ferramenta è stato tra quelli più dinamici di tutti i comparti del non alimentare. L’ultimo dato disponibile, relativo ad agosto 2022 (https://www.istat.it/it/files//2022/10/ CS_Commercio_al_dettaglio_0822.pdf), vede la ferramenta, con una crescita dell’indice Istat di 4,6 punti rispetto a luglio 2021, al terzo posto dopo la categoria “prodotti di profumeria e cura della persona” (+6,7) e quella relativa a “giochi, giocattoli, sport e campeggio (+4,9). CRESCE IL PESO DEL BRICOLAGE NEL NON ALIMENTARE Tra i settori non alimentari, il bricolage sta aumentando gradualmente il proprio peso a valore. Secondo i dati di GS1 Italy – TradeLab, pubblicati nella Mappa Distributiva 2020 di Federdistribuzione (https://www. federdistribuzione.it/app/uploads/2021/09/ Mappa-del-sistema-distributivo_2020). pdf, il comparto rappresenta il 12,6% del valore totale dell’area non alimentare. La percentuale nel 2019 era pari all’11,8% e ha quindi registrato una crescita che riflette la domanda dinamica di questi prodotti. L’Osservatorio sulla demografia d’impresa nelle città italiane realizzato da Confcommercio, in collaborazione con il Centro Studi delle Camere di Commercio G. Tagliacarne, riporta un drastico calo dei punti vendita nei centri storici tra il 2012 e il 2021. Secondo i dati dello studio, le ferramenta sono tra i negozi che stanno decentrando maggiormente le proprie sedi, al punto che, la categoria mobili-ferramenta, che Confcommercio unisce, ha ridotto la propria presenza in centro città del 28,2%. (https://www.confcommercio.it/-/commercio-imprese-cittaitaliane). “È abbastanza evidente – ha dichiarato il direttore dell’Ufficio Studi di Confcommercio, Mariano Bella - un effetto composizione dei consumi sulla demografia d’impresa: crescono negozi di telefonia, computer e infotainment domestico e crescono le farmacie. Salute e tecnologia sono poli attrattori dei consumi negli ultimi vent’anni e in particolare negli ultimi dieci. Il resto è in discesa, soprattutto i consumi tradizionali: cade il numero di negozi di abbigliamento, calzature, libri, giocattoli, mobili, ferramenta. Questi negozi escono dai centri storici, anzi quasi scompaiono, per trasformarsi nell’offerta delle grandi superfici specializzate fuori dalle città, oppure si riaggregano nei centri commerciali ultra-periferici. Un fenomeno che comporta una minaccia per la vitalità delle nostre città”. MENO FERRAMENTA NEI CENTRI STORICI COMMERCIO AL DETTAGLIO PER GRUPPO DI PRODOTTI NON ALIMENTARI. GRADUATORIA DEI PRODOTTI SECONDO LE VARIAZIONI TENDENZIALI Agosto 2022, dati in valore (base 2015=100) -5 -4 -2 0 2 4 6 8 Prodotti di profumeria, cura della persona Giochi, giocattoli, sport e campeggio Altri prodotti (gioiellerie, orologerie) Dotazioni per l’informatica, telecom., telefonia Mobili, articoli tessili, arredamento Prodotti farmaceutici Cartoleria, libri, giornali e riviste Generi casalinghi durevoli e non durevoli Calzature, articoli in cuoio e da viaggio Abbigliamento e pellicceria Foto-ottica, supporti magnetici, strumenti musicali Elettrodomestici, radio, tv e registratori Utensileria per la casa e ferramenta 6,7 4,9 4,6 3,1 2,9 2,9 2,1 1,8 1,7 1,5 1,0 -0,3 -4,5

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