iFerr-98 - Anno 2022

CONSIGLI UTILI PER TE È necessario prestare attenzione quando una delle parti di un contratto di appalto è una Pubblica Amministrazione perché, in tal caso, bisogna fare riferimento alla disciplina contenuta nel Codice degli Appalti (d.lgs. 50/2016) LATO APPALTATORE: è bene ricordarsi che l’art 1666 c.c. prevede la possibilità che la verifica dell’opera avvenga “a step” e così anche i pagamenti da parte del committente (ovvero alla presentazione dei c.d. s.a.l., stato avanzamento lavori) LATO COMMITTENTE: è sempre opportuno prevedere contrattualmente che l’accettazione dell’opera debba avvenire in modo espresso e per iscritto. a s b s c s 63 a cura di Sabrina Venturato e Marta Sala realizzazione di un’opera, ma anche l’erogazione di un servizio; è così, ad esempio, per i contratti che hanno ad oggetto la realizzazione di attività pubblicitarie. iFerr: Quali sono gli obblighi principali dell’appaltatore? Il principale obbligo dell’appaltatore è la realizzazione dell’opera: il contratto d’appalto comporta, infatti, per l’appaltatore un obbligo di risultato, tanto che il diritto al corrispettivo dell’appaltatore, salvo patto contrario tra le parti, si matura soltanto al compimento e al collaudo dell’opera. All’obbligo di realizzazione dell’opera è strettamente connesso quello che la stessa non presenti difformità e vizi (art 1667 c.c.). Sotto questo profilo è importante osservare che quando l’opera presenta delle difformità o dei vizi, il committente può chiedere all’appaltatore di eliminarli a proprie spese o una riduzione del corrispettivo pattuito (art. 1668 comma 1 c.c.). Per fare questo il committente ha dei termini piuttosto stringenti. In primo luogo, deve aver denunciato, a pena di decadenza dal diritto, l’esistenza del vizio entro sessanta giorni dalla scoperta; in secondo luogo deve avviare l’eventuale azione giudiziaria entro due anni dalla consegna (vedasi ultimo comma dell’art 1667 c.c.). iFerr: Che differenza c’è tra il contratto d’appalto e il contratto d’opera? Il contratto d’opera è regolamentato dagli articoli 2222 e ss del c.c. Tale schema contrattuale prevede che una parte si obblighi nei confronti di un’altra a compiere un’opera o un servizio a fronte di un corrispettivo, utilizzando lavoro prevalentemente proprio e senza il vincolo della subordinazione. La differenza principale con il contratto d’opera attiene all’apporto personale del soggetto rispetto all’opera: l’appaltatore gestisce un’organizzazione di mezzi, più precisamente un’impresa, che realizza l’opera; mentre, nel contratto d’opera, la stessa è il frutto diretto del lavoro del prestatore. Appalto privato HAI DUBBI? Per approfondimenti o ulteriori chiarimenti in merito all’argomento trattato in questo articolo, contatta iFerr scrivendo un’email a: redazione@iferr.com.

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