34 Con tre generazioni di professionisti del commercio alle spalle, Paolo Bucci ha raccolto, con grande passione, l’eredità di famiglia facendo sua l’arte di essere agente. iFerr: Nato in una famiglia di agenti, è stato naturale per lei proseguire questa “tradizione”? P.B.: Decisamente sì: rappresento la quarta generazione di agenti della famiglia Bucci con grande orgoglio e senso di responsabilità. Il mio bisnonno fu uno dei primi a conseguire il patentino di agente di commercio quando fu istituito nel dopoguerra. Dopo di lui entrambi i miei nonni, sia quello paterno, Aldemaro, sia quello materno, Paolo, a loro volta sono stati agenti, e il testimone poi è passato a mio papà Ettore e da lui a me. Sono molto fiero di continuare quello che è stato seminato in passato. La nostra storia di famiglia sembra quasi una favola. Sono molto riconoscente a mio padre Ettore. È stato ed è per me un importante punto fermo oltre che essere complice della mia affermazione in questa affascinante professione che desidero portare avanti per molto tempo, affinché il cognome Bucci possa continuare a essere un riferimento per l’affezionata e storica clientela e per le case rappresentate. iFerr: Quali sono le aziende che rappresenta? P.B.: Sono agente plurimandatario di diverse e prestigiose realtà tra cui Robert Bosch SpA e Kapriol SpA. Per Bosch lavoro da sedici anni. Ritengo che in questa professione la continuità costituisca un’importante caratterizzazione, sia per l’agente sia per l’azienda rappresentata. iFerr: In quale area opera e con quale tipologia di clienti? P.B.: Opero da oltre 20 anni nella zona Abruzzo e in Molise, seguendo oltre 130 clienti. Grazie alle merceologie che caratterizzano le proposte delle aziende che rappresento ho la fortuna e l’opportunità di operare in modo molto trasversale e spaziare dalla classica ferramenta ai rivenditori di materiale per edilizia, forniture industriali e utensileria, oltre che colorifici e grandi superfici del Brico e Garden. Mi interfaccio sia con il canale della rivendita tradizionale, sia con grandi superfici e Grossisti di ferramenta. iFerr: Quali sono le esigenze dei dettaglianti oggi? Come può supportarli l’agente di commercio? P.B.: Ritengo che, al di là del settore di riferimento in cui si opera, la nostra figura abbia subito una profonda e radicale trasformazione. Si è passati dall’essere dei semplici agenti/venditori al dover diventare figure professionali evolute, che stanno al passo con un mercato sempre più complesso, competitivo e con dinamiche estremamente rapide. Il che ci porta ad avere un carattere consulenziale e ad orientarci alla piena soddisfazione di tutta la filiera distributiva. Bisogna essere un trait d’union corretto tra le aziende rappresentate e i dettaglianti. Questo nuovo modo di concepire la professione permette anche di fornire spunti, suggerimenti, e prendere iniziative in forte sinergia con i clienti, implementando tutte le attività e le strategie propedeutiche al loro successo e a favorire il sell out. iFerr: Che tipo di agente si sente? P.B.: Come agente la mia “mission” è di essere un consulente/partner per i miei clienti e per le aziende rappresentate. Sul territorio noi agenti abbiamo il termometro del mercato e conosciamo le difficoltà quotidiane ma è nostro compito creare delle valide opportunità. Per quanto mi riguarda quindi consulenza e sinergia ora più che mai risultano elementi chiave per il successo nella vendita. Anche i negozianti hanno ovviamente l’esigenza di “specializzarsi” e “distinguersi” per dominare il mercato e, una delle chiavi per farlo, è sicuramente quella di offrire servizi e assistenza, iCommerciali Di padre in FIGLIO
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