iFerr-99 - Anno 2022

35 Paolo Bucci dando quindi del valore aggiunto anche nel postvendita per creare fidelizzazione. iFerr: In quest’epoca in cui Internet predomina, quanto vale il rapporto umano in un lavoro come il suo? P.B.: Le aziende stanno attivando sistemi digitali per velocizzare i flussi della gestione degli ordini B2B. Con questi nuovi strumenti, viene spontaneo chiedersi se la professione da agente esisterà ancora in futuro. Personalmente credo che non solo continuerà ad esistere, ma avrà sempre più un valore strategico, in quanto credo che la professionalità unita al rapporto di fiducia personale e professionale siano fondamentali e insostituibili. Chi svolge il nostro ruolo, del resto, è interprete e portatore dei valori e di opportunità dell’azienda che rappresenta in un determinato territorio. La nostra presenza diviene quindi ancora più significativa e di “valore” essendo chiaramente più qualificata e qualificante per il “mercato”. iFerr: Come sarà l’agente di commercio del futuro? P.B.: L’agente del futuro per essere vincente dovrà supportare la filiera dei clienti/aziende rappresentate in modo sempre più proattivo, sinergico e qualitativo, coniugando i due pilastri fondanti della nostra professione: lo sviluppo dei fatturati e della clientela per le Case mandatarie da un lato, e la gestione qualitativa manageriale dei vari punti vendita, caratterizzata da implementazione di attività collaterali con particolare focus sul sellout dei rivenditori in stretta sinergia e partnership dall’altro. Ci vorrà quindi una figura sempre più specializzata e disposta a investire energie, tempo, formazione e dedizione rispetto alla semplice gestione degli ordini. Le aziende stanno attivando sistemi digitali per velocizzare i flussi della gestione degli ordini B2B. Con questi nuovi strumenti, viene spontaneo chiedersi se la professione da agente esisterà ancora in futuro. Personalmente credo che non solo continuerà a esserci, ma avrà sempre più un valore strategico « »

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