iFerr-100- Anno 2023

iFerr: Partiamo dalle origini… Sebastian Galimberti: Ho iniziato a lavorare nel mondo dell’editoria e della pubblicità nel 1993. Erano gli anni d’oro della carta stampata. Nessuno allora si sarebbe immaginato ciò che poi inesorabilmente sarebbe accaduto. Il sistema tradizionale, infatti, è andato in crisi completamente negli anni Duemila. Nel 2010 è maturata in me l’idea di fondare una nuova rivista b2b dedicata al comparto ferramenta e fai da te. Volevo che fosse un prodotto nuovo, giovane e che potesse distinguersi da altri magazine di settore presenti sul mercato da tempo. Inoltre, puntavo a coinvolgere l’intera filiera: produttori, grossisti e dettaglianti. Desideravo una rivista che parlasse a tutti. Non solo. Perché il prodotto fosse vincente doveva essere anche sostenibile economicamente e diffuso in modo capillare nei punti vendita di tutta Italia. Come fare? Mi sono rivolto ai grandi distributori di ferramenta chiedendo loro la possibilità di consegnare la pubblicazione ai loro clienti insieme alla merce. Il risparmio economico di questa operazione si sarebbe poi tradotto nell’aumento del numero di copie. Et voilà: sostenibilità e capillarità. Messo a punto il sistema non restava che creare la squadra vincente per cominciare. Siamo partiti io e Camilla Fiorin insieme a un team di ragazzi combattivi, tra cui Giuseppe Ficarra, Stefania Patella e Denny Turi. Il numero zero di iFerr risale al 2012 e, avuto il plauso del mercato, nel 2013 è arrivato il numero uno. Ed è stato solo l’inizio. Nel 2014 è nato il semestrale iKey, iVip 18 Sebastian Galimberti, direttore editoriale di iFerr e titolare di Ma.Mu, ci racconta i “primi” dieci anni di storia del magazine leader di settore, dal numero zero agli innovativi progetti per il futuro.

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