iFerr-101- Anno 2023

che sapevate CURIOSITÀ E TENDENZE Lo t ? % € 10 La propensione all’acquisto è ripartita Secondo l’Osservatorio Findomestic, dopo tre mesi consecutivi in calo, la propensione al consumo degli Italiani, in vista del primo trimestre dell’anno, è tornata a crescere. Nel sondaggio realizzato dall’Osservatorio a dicembre 2022, la percentuale degli intervistati che ha dichiarato di essere intenzionata a fare acquisti in determinati settori nei tre mesi successivi è aumentata mediamente del 5,3% rispetto a novembre. I consumi più programmati riguardano, tra gli altri: impianti fotovoltaici-termici (29,3%), pompe di calore (15,2%), ristrutturazioni (11,9%) e isolamento (5,2%). Nel 2022 il costo dell’energia ha visto aumenti a tre cifre Un’analisi di Confcommercio realizzata in collaborazione con Nomisma Energia, ha rilevato che per tutte le categorie del settore terziario, nel 2022 il costo delle forniture di energia elettrica ha toccato incrementi superiori al 100% nel raffronto tra inizio e fine anno. Nei negozi non alimentari la variazione percentuale tra luglio e ottobre ha registrato un aumento del 72%, mentre tra gennaio e ottobre l’incremento è stato addirittura del 188%. Dopo la pandemia rallenta la crescita dei domini “.it” L’emergenza sanitaria ha accelerato la digitalizzazione in molti ambiti e settori, portando tra il 2020 e il 2021 a un forte aumento dei siti Internet con dominio ‘.it’. Durante il lockdown, del resto, molte imprese erano state costrette ad aprire un sito Internet per continuare la propria attività. Questa tendenza sta inevitabilmente rallentando. L’anagrafe dei domini a targa italiana, infatti, ha registrato nel 2022 un incremento dello 0,50%, pari a 475.768 nuovi domini, contro l’impennata del +4,20% rilevata nel 2021 rispetto al 2020. Cambia il bonus beni strumentali Il credito d’imposta alle imprese che investono in beni strumentali tecnologicamente avanzati (Legge 11 dicembre 2016, n. 232) è applicabile fino al 2025, ma con aliquote differenti rispetto agli anni scorsi. Per i beni materiali, dal 2023 al 2025 viene riconosciuto il 20% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro. Per i beni immateriali, invece, nel 2023 il bonus è pari al 20% del costo nel limite massimo di 1 milione di euro, mentre nel 2024 scenderà al 15% e nel 2025 al 10%.

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