iFerr-101- Anno 2023

63 green dei consumatori di tutto il mondo. Secondo la rivista B2B Bakeryandsnacks.com, infatti, il 47% degli americani pagherebbe un costo aggiuntivo per un prodotto confezionato con un imballaggio sostenibile e il 64% considera la riciclabilità del packaging un elemento fondamentale nel processo di acquisto. Tendenza analoga è stata riscontrata in Germania dove, secondo un sondaggio della società di ricerche Ipsos, il 77% dei consumatori vuole meno imballaggi possibili e, se tale condizione non è soddisfatta, il 63% cambierebbe anche le abitudini di acquisto. GLI ECO-IMBALLAGGI CRESCONO ANCHE IN ITALIA GS1 Italy, Ente che rilascia codici a barre, realizza l’Osservatorio Immagino GS1 Italy che monitora i fenomeni di consumo incrociando le informazioni delle etichette dei prodotti già digitalizzati da Immagino e i dati della società di ricerche NielsenIQ. Secondo tale osservatorio, nell’ultimo anno sono aumentati del 5% i prodotti che comunicano esplicitamente sull’etichetta come gestire le confezioni dopo il consumo (il 35,9% del totale della GDO). A commento di questi dati raccolti per Vitavigor, Federica Bigiogera, marketing manager dell’azienda ha dichiarato: “Negli ultimi anni le istanze di rispetto ambientale e sostenibilità hanno spinto la progettazione di packaging realizzati con materiali biodegradabili e compostabili, a basso impatto ambientale e riciclabili al 100%. Per trovare soluzioni davvero sostenibili, tuttavia, è importante affrontare il tema della sostenibilità in modo olistico e comunicare in modo trasparente. L’imballaggio è parte della soluzione ma migliorando altre aree come la catena di fornitura, i costi di produzione e il processo produttivo, spesso invisibili ai consumatori, il risultato complessivo in termini di sostenibilità potrà essere ancora più forte ed efficace”. GLI OBIETTIVI DELL’UNIONE EUROPEA PER LA RIDUZIONE DEGLI IMBALLAGGI L’elevata quantità di packaging immessa sul mercato negli ultimi anni ha portato il Parlamento Europeo a riformulare il Regolamento sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio. Gli obiettivi del provvedimento sono oggetto di discussione in ambito industriale perché determinano interventi importanti, come il riutilizzo degli imballaggi e disposizioni ancora più stringenti sul riciclo che, secondo Confindustria, potrebbero mettere a rischio numerosi posti di lavoro. In sostanza il Regolamento mira una riduzione progressiva degli imballaggi prodotti pro capite pari al 5% entro il 2030, al 10% entro il 2035 e al 15% entro il 2040. Imballaggi

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