iFerr-102- Anno 2023

61 Green è un male. Anzi, in questo specifico caso, potremmo proprio considerarlo un bene. Ecco perché. Un reparto di prodotti per la cura delle piante, completo negli assortimenti di referenze tradizionali e sostenibili, richiede un investimento non trascurabile, in termini di spazio espositivo e/o magazzino, e richiede anche competenze approfondite in materia di caratteristiche intrinseche, destinazione d’uso, pregi/difetti di ciascun prodotto. Sì, perché le soluzioni Green non sono general generiche, ma decisamente specifiche, con prestazioni mirate e puntuali destinazioni d’uso. Il valore aggiunto quindi che un utente può e deve aspettarsi, dalla filiera tradizionale, è prima di tutto un attento supporto consulenziale, e poi una completezza nell’offerta di gamma. Ed entrambe queste cose, non possono essere affrontate se non dandosi il tempo di capire, approfondire, scegliere. MA NE VALE/VARRÀ LA PENA? Gran bella domanda! Non avendo la sfera magica possiamo solo trarre delle conclusioni sulla base di un’analisi complessiva ma non certo infallibile. Dare spazio alla sostenibilità è etico; giusto ed etico. Ma per un punto vendita tradizionale, deve essere anche remunerativo, perché rotazioni di magazzino e margini operativi sono tali da non lasciare molto spazio a iniziative improduttive. Ora, tutto il mercato, ma in realtà tutti i mercati e tutte le filiere, stanno imparando che Green è meglio. Per fortuna lo stiamo imparando anche noi in qualità di semplici consumatori, nelle nostre piccole attitudini personali e domestiche. E questo è un fatto incontrovertibile. A nostro avviso, anche gli utenti della filiera lunga della ferramenta sono oggi pronti a recepire il cambiamento, anche in materia di cura (o meglio, nutrizione) del verde. Inserire assortimenti dedicati, magari a piccoli passi, può in realtà essere un buon modo per rigenerare l’immagine di un negozio, per intercettare nuovi utenti, per attrarre un pubblico più giovane, per riportare al centro della questione la competenza del personale. IL PARERE DELL’ESPERTO Stefano Losio è il responsabile commerciale di Il Paese Verde, divisione Home&Garden di Agribios Italiana, azienda di Villafranca Padovana che dal 1973 produce concimi organici e organo-minerali biologici. Con lui abbiamo parlato di assortimenti specifici, nella filiera lunga della ferramenta. iFerr: In prima battuta le chiediamo: cosa si intende, esattamente, per prodotti sostenibili, in materia di cura e nutrizione del verde e delle piante? S.L.: In effetti è necessario fare un po’ di chiarezza in materia. Sostenibile è una referenza che, in ciascuna delle sue tre fasi vitali - produzione, utilizzo, smaltimento, - abbia un impatto negativo sull’ambiente rasente allo zero. Poi è chiaro, esistono livelli differenti di sostenibilità e poco è sempre meglio di niente; ma questa sarebbe la situazione idealmente ottimale. iFerr: Nel mondo della cura e nutrizione del verde e delle piante esistono prodotti che rispondano a pieno a questi requisiti? S.L.: Certamente, noi ad esempio abbiamo una linea di prodotti concepita proprio per garantire il minimo impatto ambientale e la massima sostenibilità, e non siamo i soli. > Il concime organico costituito da materie prime di altissima qualità Brave e il concime organo minerale biologico Agrumi.

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