53 Tovaglie al taglio ed è cresciuto, negli anni. Perché i tradizionali rivenditori di casalinghi sono sempre meno, e il loro posto, per le nostre referenze, è stato in parte preso proprio dalle ferramenta più orientate a raggiungere un target orizzontale di utenza. iFerr: Il binomio tovaglie a metro e ferramenta è sempre vincente? A.P.: È di sicuro sempre positivo. Per risultare vincente bastano piccoli accorgimenti. iFerr: Come ad esempio? A.P.: Associare all’esposizione di tovaglie a metro quella di stuoie e tappetini e magari qualche accessorio per la decorazione. E poi posizionare l’espositore in uno spazio ben visibile del punto vendita, meglio ancora se visibile dall’esterno, perché questo attira in negozio anche un pubblico diverso da quello della clientela abituale. iFerr: Parliamo sempre di assortimento di prodotti al metro, vero? A.P.: Sì, perché credo siano proprio l’ideale, in ferramenta. Occupano uno spazio limitato e mobile, semplificano la gestione e consentono marginalità operative molto più interessanti, rispetto ai prodotti preconfezionati. Inoltre permettono una gestione più snella del magazzino, pur garantendo n ottimo servizio al consumatore finale. iFerr: Si tratta di un prodotto stagionale? A.P.: No, il prodotto si vende tutto l’anno. Ha però due picchi commerciali importanti: a Natale, e in estate. A patto però che i punti vendita propongano assortimenti dedicati, con fantasie che soddisfino le attese degli utenti. Proprio per questo noi investiamo molto in ricerca estetica, e cambiamo circa un terzo delle nostre fantasie, ogni anno. CONSIGLI PER GLI UTENTI Come lavare, pulire, rinfrescare una tovaglia plastificata, e mantenerla bella a lungo? Ecco cosa suggerire ai vostri clienti, al momento dell’acquisto. Di certo vi ringrazieranno, perché risparmieranno in detersivi, e allungheranno la vita del prodotto. n Manutenzione di tutti i giorni: bicarbonato (4 cucchiai), acqua (1 litro), un erogatore spray. n Pulizia più profonda (1 volta al mese): ammoniaca (1/2 tappino), acqua (2 litri). n Pulizia radicale (dopo uso assiduo e prolungato, oppure quando si rimette in uso il prodotto a inizio stagione): aceto di vino bianco (1 bicchiere), acqua (una tinozza). In questo caso, immergere la tovaglia nella soluzione e lasciarla per almeno una notte. n Macchie difficili (penne e pennarelli): sale grosso (2 cucchiai da minestra), acqua (qb). Mettere il sale grosso in una ciotola. Aggiungere poca acqua fredda alla volta mescolando energicamente fino ad ottenere una pasta abrasiva piuttosto consistente ma non troppo grossolana. Strofinare con uno straccio di cotone le zone macchiate. > sostituire le tradizionali tovaglie in cotone o in lino. Plastica e PVC: molto versatili, utilizzabili sia all’esterno che all’interno, in quanto riescono a resistere bene agli agenti atmosferici. Antimacchia in policotone: il policotone ha solitamente l’anima in poliestere per consentire al tessuto di sfruttare al meglio le qualità della fibra sintetica. Essa è rivestita dal cotone in modo da ottenere un risultato esteticamente naturale, sia alla vista che al tatto. Plastificate in PVC con retro in cotone o altro materiale: si tratta di tovaglie con doppia superficie. Un lato è sempre in PVC mentre quello opposto può essere in cotone, tessuto non tessuto o materiale schiumoso. In quest’ultimo caso, solitamente, si tratta di un mollettone. OCCHIO AL MARCHIO CE Tutti i materiali che possono entrare in contatto con gli alimenti sono identificati dalla normativa europea come MOCA e devono essere conformi al Regolamento della comunità europea Reg. CE 1935/2004. In linea di principio tutte le tovaglie in plastica cerate, in cotone resinato e juta resinata, dovrebbero essere conformi. Anche il tessuto non tessuto è conforme. Polipropilene e poliestere
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