73 È noto che, tra gli obblighi del datore di lavoro, la formazione dei dipendenti è centrale rispetto al tema della Sicurezza e salute dei lavoratori. Che un’azienda abbia uno o mille dipendenti, il Decreto Legislativo 81 del 2008, sostituendo la famigerata Legge 626, prevede che, in base alle mansioni dei dipendenti, venga fornita e attestata un’adeguata formazione. La scelta dei corsi solitamente è delegata al proprio Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP) che può essere esterno, oppure lo stesso datore di lavoro, se ha frequentato con successo l’apposito corso. Ci si trova così, in base ai ruoli aziendali, ad affrontare percorsi formativi che impegneranno i lavoratori per più giornate e che rappresentano un costo totalmente a carico dell’azienda. Oltre ai corsi selezionati in base alle mansioni, è necessario formare gli addetti alle procedure di emergenza (primo soccorso e antincendio), l’eventuale Rappresentante della Sicurezza dei Lavoratori (RLS) e i cosiddetti Preposti, figure che, con le recenti modifiche, hanno acquisito un ruolo più attivo e di maggiore responsabilità. I corsi vengono quindi erogati da società o da professionisti che normalmente seguono la “sicurezza” in azienda con diverse modalità: in aula, in formazione a distanza (FAD) o in e-learning (utilizzando contenuti interattivi come video, test, animazioni, etc.), in base al tipo di corso e di rischio che si sta affrontando. Gli attestati che vengono consegnati ai lavoratori restano di loro proprietà, ma è l’azienda che li dovrà esibire in caso di ispezioni alle autorità competenti, all’interno di cantieri, o peggio, a seguito di infortuni. Poiché la norma prevede sanzioni amministrative e responsabilità penali per il datore di lavoro questo onere è, ob torto collo, a carico dell’azienda. Esistono tuttavia strumenti che possono evitare questi costi: si chiamano Fondi Interprofessionali o Paritetici ed Enti Bilaterali. Questi due organismi attingono le risorse economiche necessarie, proprio da versamenti che l’imprenditore già ha effettuato, e che vengono rimessi in circolo attraverso il Finanziamento della formazione e attraverso altre attività correlate alla sicurezza. Accade spesso che per pigrizia del consulente per la sicurezza, o per scarsa conoscenza, o per la convinzione che si tratti di un percorso complicato, o per disinteresse del consulente del lavoro, gli imprenditori non utilizzino e non sfruttino tale “tesoretto” che inconsapevolmente hanno contribuito a costruire. La formazione dei dipendenti può non costare. La formazione obbligatoria dei dipendenti: un costo già pagato. > Forse NON TUTTI SANNO CHE... Simona Morandi
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