77 In sintesi, l’azienda deve definire ed attuare un insieme di procedure per garantire una gestione pianificata dell’impresa, l’ordinato svolgimento delle attività aziendali e delle singole fasi nelle quali le stesse si articolano, nonché la completezza, la correttezza e la tempestività di una informativa societaria attendibile, in accordo con i principi contabili adottati dall’impresa. Le misure e gli assetti di cui sopra devono consentire, secondo il legislatore: n di rilevare eventuali squilibri di carattere patrimoniale o economico-finanziario; n di verificare la sostenibilità dei debiti e le prospettive di continuità aziendale almeno per i 12 mesi successivi; n di rilevare l’esistenza di debiti per retribuzioni scaduti da almeno 30 giorni (pari a oltre la metà dell’ammontare complessivo mensile delle retribuzioni); n di fare emergere debiti verso fornitori scaduti da almeno 90 giorni (di ammontare superiore a quello dei debiti non scaduti); n di evidenziare esposizioni nei confronti delle banche e altri intermediari finanziari scadute da più di 60gg (purché rappresentino almeno il 5% del totale delle esposizioni), nonché l’esistenza di una o più delle esposizioni debitorie verso creditori pubblici qualificati, come Agenzia delle Entrate, Agente per la Riscossione, Inps, Inail. Tuttavia, gli adeguati assetti non devono esser visti solo come mezzi per prevenire le crisi aziendali, bensì anche come strumenti utili per agevolare lo sviluppo dell’impresa; infatti sono molti i vantaggi per le aziende che costruiscono gli adeguati assetti e che poi li adottano davvero; in tal modo, ad esempio, consentono agli amministratori una sollecita adozione delle misure più idonee per risolvere stati di crisi; permettono una completa, tempestiva e attendibile rilevazione contabile; consentono una rappresentazione dei fatti di gestione; producono informazioni valide e utili per compiere le scelte operative di gestione; producono dati attendibili per la formazione del bilancio d’esercizio; ottimizzano l’immagine creditizia aziendale ai fini del mantenimento o dell’ottenimento del credito bancario, e producono una stima dei fabbisogni finanziari e l’analisi dei flussi di cassa prospettici. Il mancato adempimento all’obbligo di dotarsi degli adeguati assetti organizzativi, fa scattare una responsabilità patrimoniale a carico degli amministratori, nei confronti di chi intrattiene rapporti economici con l’impresa. Per la tutela degli amministratori è pertanto utile generare prove tangibili dell’adempimento, ad esempio producendo le analisi aziendali con cadenza almeno trimestrale e riportare l’esito delle verifiche su documentazione avente data certa, al fine di poter dimostrare in un qualsiasi momento che gli amministratori hanno svolto correttamente il compito definito dalla Legge di Prevenzione della Crisi d’Impresa; la valenza legale si ottiene attraverso l’apposizione della firma digitale e della data certa, come invio di PEC interne, delle analisi e dei report eseguiti. È utile quindi che gli adeguati assetti siano oggetto di procedimentalizzazione per iscritto e che siano state individuate le persone, interne o esterne all’azienda destinate a occuparsene, i loro poteri e doveri, e le procedure da seguire per appurare il pericolo di crisi. La violazione dell’obbligo di predisporli può esser sanzionata proprio quando la società non si trova in crisi, perché è allora che essa dispone di risorse economiche per attuare con efficacia le misure necessarie; peraltro i Giudici hanno sottolineato che non ha senso predisporre gli adeguati assetti dopo che una crisi è già insorta, visto che la ratio per cui il legislatore ha imposto tali assetti è proprio quella di evitarla, la crisi. Ove fosse provato dai creditori sociali che anche i soci non hanno controllato le attività degli amministratori e non hanno fatto nulla per sollecitare l’adempimento di questo obbligo, anche essi sono passibili di responsabilità. In data 24/01/23 la Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 2172 ha condannato per mala gestione due amministratori che avevano acquistato un’impresa indebitata e senza adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili. Secondo la Cassazione, gli amministratori, al momento dell’acquisto, avrebbero dovuto misurare tali assetti, e nel caso in cui li avessero riscontrati negativi, avrebbero dovuto dotarne immediatamente l’azienda. Con questa sentenza, la Cassazione, dice chiaramente che dotarsi di adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili è un Antonio Pinto Dal 15 luglio 2022 tutte le imprese hanno l’obbligo di dotarsi di un “assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato”. >
RkJQdWJsaXNoZXIy NjY4ODQx