78 dovere gestorio degli amministratori e la mancata ottemperanza ne comporta un risarcimento da un punto di vista civile per il danno causato a terzi creditori. Anche le banche, per non trovarsi ad essere corresponsabili nell’erogare credito ad imprese già in crisi, hanno iniziato a chiedere ai clienti le tipologie di adeguamento scelte per rispettare gli obblighi sugli adeguati assetti. È fondamentale comprendere che gli adeguati assetti organizzativi devono essere idonei a misurare la performance aziendale non solo dal punto di vista economico e finanziario, ossia meramente “quantitativo” ma occorre analizzare anche gli aspetti “qualitativi” che il bilancio non può evidenziare, come ad esempio la formazione e il benessere dei dipendenti, le innovazioni di processo o di prodotto/servizio, i rapporti tra soci, i target di mercato, la soddisfazione dei clienti, la capacità dell’azienda di evolversi ed affrontare il cambiamento, etc., perché spesso è proprio il peggioramento di alcuni degli elementi qualitativi che porta a determinare la crisi. I numeri sono conseguenza di questi aspetti, molto spesso. Ecco alcuni esempi di azioni concrete per costruire gli assetti: 1) formazione di personale addetto alla sorveglianza ed all’analisi dei parametri significativi sotto il profilo patrimoniale ed economico – finanziario; 2) redazione periodica di budget previsionali di carattere patrimoniale, economico e finanziario; 3) acquisizione di risorse di carattere informatico che potranno rendersi utili per operare diagnosi e previsioni finanziarie; 4) redazione di un piano industriale e strategico almeno annuale; 5) relazioni dell’organo amministrativo circa l’andamento gestionale e la sua prevedibile evoluzione; 6) previsioni in merito alla capacità di far fronte ai pagamenti; 7) sistema di gestione dei crediti commerciali, con adozione di procedure finalizzate ad evitare il verificarsi di perdite su crediti; 8) analisi o sondaggi sul grado di soddisfazione dei clienti; 9) piano di tesoreria o rendiconto finanziario che rilevi tempestivamente situazioni di squilibrio finanziario. Un sistema attualmente avanzato di costruzione degli adeguati assetti è la Balanced Scorecard (BSC) ossia la scheda di valutazione bilanciata, un sistema di misurazione dei risultati aziendali che consente di valutare l’efficienza dei processi dell’impresa. La BSC analizza i risultati dall’azienda sulla base di quattro prospettive. 1) Prospettiva economico-finanziaria: attraverso indici finanziari (come il cash flow, etc.) e di redditività (come il ROE, etc.) è possibile ottenere informazioni sulle performances finanziarie dell’azienda, utili a comprenderne l’andamento gestionale. 2) Prospettiva clienti: la customer satisfaction è un elemento centrale della visibilità e dell’affidabilità del prodotto o del servizio sul mercato; affinché ciò sia possibile si rende necessario creare un valore aggiunto al prodotto o al servizio reso al cliente attraverso il miglioramento delle caratteristiche, della competitività del prezzo, dell’immagine, e della promozione. 3) Prospettiva dei processi interni: i lavoratori e i consulenti sono essenziali per il successo di un’azienda e quindi occorre verificare il benessere dei collaboratori e se questi siano partecipi o almeno consapevoli delle strategie d’impresa, implementare piani di welfare aziendale o di incentivazione. 4) Prospettiva dell’apprendimento e della crescita: rendere partecipi i propri dipendenti e consulenti della strategia è importante, ma per ottenere un forte grado di aggregazione, per sapere con chi, come e dove si sta andando, è fondamentale che ci sia un’informazione estesa a tutti i livelli, un giusto grado di formazione rispetto alle mansioni e ai risultati che si vogliono ottenere. Gli indicatori riguardano perciò il grado di sviluppo dell’informazione interna, della cultura e delle competenze dei dipendenti. iPartner Antonio Pinto > ANTONIO PINTO Avvocato dal 1995, Patrocinante in Cassazione e giurisdizioni superiori, componente del Comitato degli Operatori di Mercato e degli Investitori Consob, Presidente Regionale Conf-Consumatori, Presidente Camera Arbitrale e della Mediazione CCIAA-BA, Consigliere CCIAABA. Componente del comitato scientifico di Consumerismo ® il Giornale dei Consumatori, in materia di diritto bancario e mercati finanziari. Esperto in prodotti finanziari e bancari, diritto societario, appalti e diritto del commercio.
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