iFerr-105 - Anno 2023

60 La piattaforma è composta da due aree che servono a guidare praticamente l’impresa nel percorso: una prima area è pubblica di tipo informativo e l’altra invece riservata alle imprese che intendono avviare il procedimento. Con la piattaforma è stata introdotta un’articolata strumentazione tecnico-contabile di supporto per l’azienda. Con riguardo alla domanda, il primo elemento che emerge con chiarezza è che l’imprenditore deve esporre subito, con l’inserimento della domanda sulla piattaforma, una rilevante quantità di dati riguardanti lo stato dell’impresa e il presumibile fondamento delle prospettive raggiungibili. Il documento più importante da presentare è però il piano di risanamento, uno strumento fondamentale per comprendere la effettiva fattibilità ed attuabilità delle proposte che l’impresa formulerà. Il piano non è tanto un insieme di tabelle e numeri, come talvolta si crede, ma è innanzitutto un processo che, partendo dallo stato dell’impresa e dalla manifestazione delle difficoltà percepite dall’imprenditore, lo conduce ad individuare le cause e le iniziative necessarie per rimuoverle. La vera essenza del piano è l’indicazione di che cosa si intenda fare nella conduzione dell’impresa, del perché e del come si intenda farlo. La conversione di tali indirizzi in stime quantitative viene solo dopo la definizione della fondamentale parte programmatico-qualitativa del piano. Se è il modello di business che non consente margini idonei da porre a servizio del debito è chiaro che il piano deve inserire variazioni e migliorie dell’attuale modello di business, altrimenti non sarà credibile. Per portare a termine con successo il procedimento di composizione, l’imprenditore dovrà esser adeguatamente assistito dai suoi consulenti già nella fase preventiva, per potersi presentare all’avvio con un approfondimento sulle prospettive di risanamento già ben delineato ed in buona parte già costruito e credibile. NOMINA DELL’ESPERTO, REQUISITI E DOVERI Dopo la domanda viene nominato l’esperto indipendente. Il primo ed anche il principale compito dell’esperto è quello di verificare se risulta ragionevolmente perseguibile il risanamento dell’impresa. Appare certamente opportuno che l’esperto compia non solo un’analisi formale sui documenti, ma anche adeguate verifiche dirette, tra cui rientrano gli accessi in azienda, per una verifica in loco dell’adeguatezza dell’assetto amministrativo, organizzativo e contabile. Solo “se l’esperto ritiene che le prospettive di risanamento siano concrete” si può passare alla fase delle trattative con i creditori e gli eventuali altri soggetti per realizzare le soluzioni individuate nel piano di risanamento. CONCLUSIONI La tempestività del risanamento di un’azienda dipende in primo luogo dalla volontà dell’imprenditore di affrontarlo. Chi assiste professionalmente le aziende sa bene che spesso, se l’imprenditore rimane inerte e non usa gli strumenti della legge fallimentare, è perché percepisce la certezza di costi elevati, teme di perdere il governo dell’azienda, teme altresì l’incompetenza (o peggio) degli organi della procedura concorsuale, a fronte della totale incertezza, aleatorietà e lungaggine di un esito favorevole. Ebbene questi ostacoli sono proprio quelli che la composizione negoziata della crisi di impresa tende a rimuovere, e che quindi interpellano in modo speciale la competenza dei consulenti delle aziende nel promuovere in maniera efficace tale nuovo strumento. In conclusione, la CNC è stata giustamente definita una turbo-trattativa che consente di beneficiare di molti vantaggi che non si avrebbero in una trattativa normale condotta fuori da questo procedimento. È un momento storico che, ancora più del solito, richiede alle imprese di avere due caratteristiche: la competenza ed il coraggio. La competenza per assumere le decisioni giuste ma anche il coraggio di fare scelte chiare, perché anche l’inazione è una scelta che ha delle conseguenze ed ha un prezzo da pagare. iPartner Antonio Pinto > ANTONIO PINTO Avvocato dal 1995, Patrocinante in Cassazione e giurisdizioni superiori, componente del Comitato degli Operatori di Mercato e degli Investitori Consob, Presidente Regionale Conf-Consumatori, Presidente Camera Arbitrale e della Mediazione CCIAA-BA, Consigliere CCIAABA. Componente del comitato scientifico di Consumerismo ® il Giornale dei Consumatori, in materia di diritto bancario e mercati finanziari. Esperto in prodotti finanziari e bancari, diritto societario, appalti e diritto del commercio.

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