iFerr 106 versione WEB

61 ASSICURAZIONI PER LE IMPRESE degli atti compiuti in pregiudizio dei creditori e quelle relative alla collazione all’imputazione e alla riduzione delle donazioni”. È evidente la funzione di tutela del patrimonio. Tuttavia, per generare questo beneficio è essenziale che si tratti oggettivamente di una polizza vita e non sia prevalente il contenuto finanziario e di investimento; infatti, la Cassazione ha affermato che nelle polizze unit linked, caratterizzate dalla componente causale mista (finanziaria e assicurativa sulla vita), anche ove sia prevalente la causa finanziaria, la parte qualificata come assicurativa deve comunque rispondere ai principi dettati dal codice civile, dal codice delle assicurazioni e dalla normativa secondaria ad essi collegata. Occorre quindi verificare caso per caso, soprattutto prima di stipulare la polizza, il contenuto in concreto del contratto per accertare la presenza o meno dei requisiti tipici dei contratti di assicurazione sulla vita e così godere dei relativi benefici di impignorabilità. Le polizze possono essere suddivise in tre “macrocategorie”: n Polizze Vita - (ramo I) n Polizze di Investimento - (ramo III) n Polizze Miste - (muli-ramo) Vediamo in dettaglio a cosa corrispondano queste tre differenti classificazioni. Polizze vita - RAMO I Con questo prodotto si persegue il fine di accumulare capitale a scopi previdenziali, così da garantire all’assicurato e/o alla sua famiglia una rendita, garantendo il rischio dell’evento morte o malattia o semplicemente una età avanzata. Una caratteristica importante delle polizze vita è sancita dall’art. 1923 del codice civile ove, al comma 1, si afferma espressamente che: “le somme dovute dall’assicuratore al contraente o al beneficiario non possono essere sottoposte ad azione esecutiva o cautelare”; “sono salve, rispetto ai premi pagati, le disposizioni relative alla revocazione Antonio Pinto Le polizze assicurative possono essere uno strumento utile dove allocare risorse e liquidità per tre diversi fini: investimento, tutela del patrimonio e accantonamento come fondo previdenziale da cui poi attingere per versare il TFR ai dipendenti. >

RkJQdWJsaXNoZXIy NjY4ODQx