iFerr 106 versione WEB

71 Bisogna definire l’importanza delle persone all’interno delle imprese e cambiare completamente paradigma. Serve una nuova strategia mirata all’aumento della cultura digitale customer oriented vale a dire basata su una maggiore attenzione verso i clienti, people management ossia una gestione delle risorse interne, e digital leadership ossia su modelli differenti di conduzione della propria azienda, al fine di sfruttare appieno le opportunità offerte dalle nuove tecnologie e il loro impatto nel lavoro e nelle imprese del futuro. La cultura digitale quindi, non come opzione, ma come necessità. Migliorare l’esperienza del proprio cliente deve diventare un’ossessione; ciò che oggi sempre di più, i clienti chiedono alle aziende è realizzare esperienze uniche e memorabili. In un mercato dove ormai prezzo, prodotto e servizio si trovano ormai ovunque, le promozioni sono molto simili, ciò che fa la differenza è la relazione vera che si realizza con i potenziali clienti; questa è l’unica cosa che non sarà mai clonabile da alcun concorrente. Inoltre c’è bisogno di strutturare una customer experience, vale a dire l’esperienza che resta nella percezione del cliente, capace di competere sia con i concorrenti diretti, sia con i migliori, in termini di esperienza e usabilità, anche in settori diversi. Prima di creare qualsiasi prodotti o servizi bisogna definire il proprio target, i bisogni da soddisfare, e di seguito poi definire il prodotto o servizio, non viceversa, come spesso succede, con un notevole spreco di danaro. In più’, qualsiasi prodotto o servizio deve creare reale valore per il cliente; in caso contrario parlerà solo il prezzo e per le proprie casse non sarà una grande cosa. Come non mai, bisogna creare una relazione duratura con i propri clienti, e comunicare promesse mantenendole nel tempo; in sintesi cedere un prodotto o servizio eccellente e una comunicazione efficiente e di qualità! I clienti tornano a essere persone, con dei bisogni da soddisfare. Diviene quindi estremamente importante la gestione dei propri “clienti interni”, vale a dire tutti quei soggetti con i quali si interagisce, come i collaboratori e i dipendenti, di modo che l’azienda riesca a soddisfare a pieno e con successo i loro bisogni. Si rende necessario quindi adottare modelli di comportamento verso i propri collaboratori, assumendosi la responsabilità della loro gestione e del loro sviluppo, imparando a ottimizzare le performance e lo sviluppo attraverso un attento coordinamento e un continuo coaching. Anche la stessa ricerca e introduzione delle risorse umane e delle competenze non deve essere casuale. Una buona definizione del proprio business e un conseguente piano, deve ben evidenziare le esatte attività da svolgere, e le competenze necessarie da ricercare e inserire. La trasformazione è soprattutto un cambio di mentalità a un livello maggiore di pragmatismo, che bisogna richiedere ai manager e agli imprenditori; soprattutto un modo nuovo di essere leader. Bisogna dimenticare i vecchi modelli di conduzione dell’impresa; il leader dovrà svolgere un ruolo di facilitatore. La trasformazione digitale rappresenta il progresso inarrestabile della tecnologia, che spesso si presenta in modo inatteso. Attraverso il nostro percorso di digitalizzazione, ogni PMI sarà in grado di incrementare e automatizzare i processi aziendali, controllando tutte le attività attraverso sistemi di analisi e business intelligence, fare promozione del proprio “prodotto azienda” con nuovi strumenti digitali presenti sul mercato e creare nuovi canali vendita B2B e B2C. Un nuovo mantra per gestire le imprese è il data driven ossia farsi guidare da dati oggettivi, poggiando le proprie decisioni sui dati e non su convinzioni o stati d’animo. Una trasformazione digitale di successo può avvenire solo quando, per ogni passo del percorso, misuriamo la performance delle scelte, degli strumenti, e delle tecnologie introdotte, per raggiungere gli obiettivi di business. In generale il set dei dati è molto ampio, ma è importante che durante la pianificazione si introducano KPI, indicatori chiave di performance, che permettono di misurare costantemente i risultati ottenuti; alla lettura dei dati dovrà seguire la prova Max Catalano Il 63% la digital transformation impatta sul settore marketing, per il 37% su vendite e customer care, e per il 32% su ricerca e sviluppo solo il 28% sulla produzione, il 19% su amministrazione e controllo >

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