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90 INNOVAZIONE IN ITALIA: CAMBIARE MENTALITÀ PER UN FUTURO MIGLIORE Questo professionista, se fortunato, viene schernito, o nella normalità viene messo alla porta in meno di una settimana, in conseguenza alla sola presentazione della nuova strategia; una vita dura e triste per colui o colei che ha studiato e si è informato per dare una mano alle aziende del nostro bel Paese, provando a innovarle. Ma si sa: noi viviamo perennemente in uno stato di nanismo imprenditoriale che condiziona negativamente la crescita della nostra economia. Per fortuna, negli ultimi anni, qualcosa però è cambiato; anche se in modo ancora troppo lento, l’innovazione sta attecchendo nel nostro tessuto imprenditoriale. Gli incentivi statali utilizzati per fare finanza non bastano ad accelerare: bisogna cambiare mentalità e prospettiva. Il futuro va abbracciato con decisione, certamente con coscienza ma sicuramente con lo spirito, la genialità e l’etica italiana che nel mondo non è seconda a nessuno. LE PRIME SFIDE DA AFFRONTARE Andiamo adesso a ricreare quelli che sono solitamente le azioni e gli step che un consulente o meglio dire un CDO (Chief Digital Officier) deve affrontare quando entra in una impresa che necessita di digitalizzare i propri processi per porsi in modo competitivo nel mercato locale o internazionale. Il più grande ostacolo che il consulente deve affrontare all’inizio di ogni avventura professionale all’ingresso di una nuova organizzazione, è l’impatto con le risorse presenti; un processo complesso dove non basta solo il livello di esperienza del consulente, ma è di primaria importanza anche la voglia di quel gruppo di affrontare e risolvere problemi. n 1˙ STEP Creare sintonia con tutto il preesistente, cercando di comprendere in modo profondo ogni perplessità, caratteri o ritrosie presenti in tutti gli elementi che dovranno lavorare a questo progetto; una risorsa contraria è infatti dannosa per sé e per l’intero progetto. Spesso, alcuni consulenti, dopo una prima fase di studio, valutano lo stato di resilienza e competenza degli addetti, ma anche del management e dello stesso imprenditore, e nel caso in cui ci fossero dubbi nell’accoglienza o nell’accettare nuovi metodi, rifiutano il lavoro. Nulla è possibile se non si è supportati internamente. n 2˙ STEP Approfondire tutti gli aspetti che contraddistinguono l’azienda stessa. Ad esempio la natura del suo business, o l’organizzazione, gli strumenti utilizzati, o i suoi flussi di lavoro e anche le sue consuetudini; il livello di competenza e di abnegazione al lavoro del personale, la volontà di progredire e migliorare, la volontà di acquisire metodi e metodi di controllo, e infine, importantissimo, la capacità di finanziare il progetto di innovazione; ci devono quindi essere le condizioni per fare un buon lavoro; in caso contrario il lavoro può essere poco impattante o addirittura nullo. Quest’attività viene chiamata assessment e definisce ogni aspetto della società: risorse, organizzazione, core- business, e strategie di vendita. n 3˙ STEP Costruire un team interno evoluto, per poter attuare ogni cambiamento necessario per tendere al risultato atteso. Bisogna costruire una nuova squadra che riesca ad accompagnare i propri colleghi in questa avventura che sa di sfida, competizione e confronto. Il lavoro del CDO si trasforma in una ricerca di talenti che posseggono le giuste competenze e la > MAX CATALANO CDO (Chief Digital Officer) di professione, con le competenze per accompagnare le aziende nella Trasformazione Digitale, integrando al loro interno strumenti che solo le nuove tecnologie rendono possibili. Progetta e sviluppa l’aspetto digitale delle aziende implicate direttamente o indirettamente nel servizio di vendita on-line definendo strategie e obiettivi commerciali, e ricercando nuovi segmenti e business opportunities. Si occupa di tutti gli aspetti legati al commercio elettronico con funzioni operative e di coordinamento. iPartner

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