95 deve essere condivisa dalla stessa banca che, dopo aver espresso il suo parere positivo, deve occuparsi materialmente di inoltrare la domanda al Fondo tramite un apposito portale (Portale FdG); le proposte, inoltre, devono essere presentate nel rispetto dei tempi stabiliti dalle Disposizioni Operative del fondo e che variano a seconda del tipo di operazione a cui si riferiscono (ad es., per operazioni con piano di ammortamento, entro 18 mesi dal 90° giorno successivo alla rata scaduta e non pagata). Sotto il profilo degli importi, il saldo e stralcio deve prevedere una percentuale di pagamento minima del 15% del debito complessivo (compreso degli interessi di mora maturati). LE NUOVE REGOLE SUL RISANAMENTO AZIENDALE Una previsione estremamente importante per le imprese che hanno avviato una procedura di risanamento è che la presentazione delle proposte degli accordi transattivi interrompe i termini per l’escussione o – se già richiesta dalla banca – interrompe l’istruttoria e la procedura di erogazione delle somme. Per quanto invece riguarda la possibilità di prolungare la durata della garanzia pubblica, le disposizioni Operative del Fondo prevedono Antonio Pinto che la richiesta – sempre inoltrata dalla banca sull’apposito portale FdG - deve essere già stata accordata dalla banca stessa con una propria delibera, eventualmente condizionata a quella positiva del Fondo. La preclusione espressamente prevista però, è che la richiesta di proroga della garanzia è incompatibile con la concessione di nuova finanza e può essere chiesta solo una volta per ciascuna operazione; questo sostanzialmente vuol dire che tale misura elimina la possibilità di ottenere nuovo credito dalla banca già creditrice (e che potrebbe avere invece l’interesse – specialmente in operazioni di risanamento complesse – a sostenere l’impresa in difficoltà sulla base di un piano meritevole). Pertanto, si amplia il ventaglio di strumenti che le imprese e i loro consulenti hanno a disposizione per portare a termine il risanamento e nei prossimi mesi i piani di ristrutturazione del debito ben congegnati avranno di certo più possibilità di concludersi positivamente in quanto è stato aperto un canale diretto con il Fondo di Garanzia, oggi onnipresente nel bilancio e nelle Centrali Rischi delle PMI italiane e delle famiglie di imprenditori che hanno fatto da garanti per la società.
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