iBenessere 32 La psicologa Elisabetta Maier condivide le sue riflessioni su come migliorare la salute mentale e fisica dei dipendenti in un contesto lavorativo come una ferramenta. LAVORO e FELICITÀ: un binomio indissolubile In un contesto lavorativo come una ferramenta, il benessere dei dipendenti gioca un ruolo cruciale per garantire efficienza, soddisfazione e produttività. Elisabetta Maier, psicologa del lavoro e delle organizzazioni, owner dell’approccio ABChange e partner di Eukinetica, condivide preziose riflessioni e strategie per promuovere il benessere mentale e fisico dei lavoratori. iFerr l’ha intervistata. iFerr: Quali sono i principali fattori che influenzano il benessere sul lavoro, anche in un ambiente come una ferramenta? Elisabetta Maier: Innanzitutto, ci sono segnali che indicano se le persone stanno bene o male al lavoro. Il lavoro può contribuire al benessere delle persone, poiché offre occasioni per mettere in gioco le proprie qualità, abilità e competenze autentiche, promuovendo così il senso di autoefficacia e autostima. Tuttavia, ci si sente male quando si lavora in condizioni che comportano poco tempo, pochi strumenti, scarse conoscenze e limitate competenze. Inoltre, il lavoro offre opportunità di relazione, poiché gli esseri umani sono animali sociali che hanno bisogno di interagire con gli altri. Le relazioni sul luogo di lavoro influenzano la percezione di sé stessi: in un ambiente lavorativo caratterizzato da relazioni serene e fluide, ci si sente bene. Al contrario, quando le relazioni sono tese o elettriche, ci si sente male. iFerr: Come la psicologia del lavoro e delle organizzazioni può contribuire a migliorare l’efficienza e la soddisfazione dei dipendenti in un contesto come una ferramenta? E.M.: La PSILAV (Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni) può risultare preziosa nel supportare il datore di lavoro in diversi ambiti. Nella selezione del personale, permettendo di individuare le attitudini e gli stili di comunicazione dei candidati in anticipo. Queste competenze sono fondamentali non solo per una buona gestione del personale, ma anche per garantire una soddisfacente relazione con i clienti. Nella definizione di percorsi formativi adeguati, che non si limitino solo a corsi esterni, ma includano anche momenti di affiancamento interno. Questo approccio favorisce lo sviluppo delle competenze specifiche richieste dall’azienda e migliora il coinvolgimento dei dipendenti. Nella gestione delle dinamiche di gruppo, al fine di prevenire conflitti che spesso sorgono dalle differenze di temperamento individuale, dalle difficoltà relazionali e dall’ambiguità nei ruoli e nell’organizzazione del lavoro. La chiarezza nei compiti, nelle responsabilità e nell’ambiente di lavoro è cruciale per promuovere un clima collaborativo e produttivo. iFerr: Quali sono le sfide più comuni che si presentano nel promuovere il benessere mentale e fisico dei dipendenti nelle ferramenta e quali strategie consiglierebbe per superarle? E.M: La sfida è innanzitutto culturale: promuovere a tutti i livelli la percezione dell’importanza del benessere al lavoro, soprattutto quello mentale. Molti ancora associamo il malessere mentale alla pazzia, specialmente se si è uomini. In realtà, i segnali
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