iFerr-114 - Anno 2024

121 Emanuele Pallara di nuovi macchinari che replicano processi già presenti in azienda con lo scopo di aumentare la capacità produttiva del reparto e/o dello stabilimento n Casistiche più complesse sono riferite alla diversificazione dei prodotti realizzati ovvero all’inserimento di nuovi processi/ reparti produttivi inizialmente non presenti in azienda. In questo caso la normativa prevede di fare riferimento ad un cosiddetto “scenario controfattuale” da individuare sulla base delle indicazioni che verranno pubblicate nei decreti attuativi e nelle linee guida ATTIVITÀ EX-ANTE 1) Progettazione del piano di investimento 2) Certificazione rilasciata da un Esperto in gestione dell’Energia (EGE) o da una Società di servizi energetici (ESCo) relativa alla descrizione dell’investimento e del risparmio energetico atteso 3) Comunicazione ex-ante al GSE da effettuare telematicamente mediante apposita modulistica con prenotazione dell’importo dell’investimento 4) Effettuazione dell’investimento 5) Comunicazioni periodiche al GSE relative all’avanzamento dell’investimento ATTIVITÀ EX-POST 6) Messa in funzione dei vari beni strumentali 7) Interconnessione dei vari beni strumentali 8) Autodichiarazione del legale rappresentante o Perizia da tecnico abilitato sui vari beni strumentali 4.0 che ne documentano l’interconnessione 9) Certificazione rilasciata da un Esperto in gestione dell’Energia (EGE) o da una Società di servizi energetici (ESCo) relativa all’effettuazione dell’investimento ed al risparmio effettivamente ottenuto (quest’ultima componente da conformare) 10) Comunicazione ex-post al GSE da effettuare telematicamente mediante apposita modulistica 11) Compensazione del credito d’imposta in F24. La prima compensazione deve avvenire obbligatoriamente entro il 31/12/2025 12) Certificazione dei costi sostenuti da parte di un Revisore dei Conti iter agevolativo sono molteplici ed amplificate dalla scadenza tassativa del 31/12/2025 entro il quale deve avvenire la prima compensazione del credito d’imposta in F24. Ad oggi è possibile unicamente approcciare la progettazione del piano di investimento e l’eventuale identificazione della baseline di riferimento EnB, non essendo presenti decreti attuativi, linee guida operative, moduli e piattaforma informatica per l’esecuzione delle certificazioni ex-ante e delle comunicazioni al GSE. Nei decreti attuativi, si attende inoltre l’introduzione di meccanismi che evitino la prenotazione indiscriminata degli investimenti Infine, si riporta l’iter burocratico necessario per l’ottenimento dell’agevolazione, sottolineando che vengono introdotte notevoli complessità non contemplate nel precedente Piano Nazionale Transizione 4.0. A differenza del precedente Piano Nazionale Transizione 4.0 non è previsto infatti alcun automatismo nella fruizione dell’agevolazione, ma si passa attraverso una lunga procedura autorizzativa gestita dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici S.P.A.). Nella fattispecie, si elencano i seguenti passaggi: Il credito d’imposta maturato può essere fruito anche in un’unica soluzione entro il 31/12/2025, mentre la quota restante va fruita in cinque quote annuali successive. Le criticità del suddetto all’aliquota agevolativa maggiore anche in presenza di investimenti che non siano in grado di raggiungere i target di efficientamento energetico previsti e/o preventivati. Infine, si riporta che per le PMI, i costi sostenuti per l’ottenimento delle certificazioni ex-ante ed ex-post sono riconosciute in aumento al credito d’imposta per un valore di 10.000€. Allo stesso modo, per le imprese non obbligate alla certificazione della documentazione contabile, vengono riconosciuti ulteriori 5.000€ per i costi relativi alla certificazione dei costi sostenuti da parte di un Revisore dei Conti. Ulteriori dettagli attuativi ed operativi verranno approfonditi nei prossimi numeri di iFerr.

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