28 iFerr giugno 2024 www.iferr.com Associazione Anima Confindustria iFerr: Il Piano Transizione 5.0 è centrale nelle sue nuove responsabilità. Potrebbe spiegare quali sono i principali obiettivi di questo piano e come intende contribuire alla sua attuazione? M.N: Inteso come prosecuzione dei precedenti Industria {.0 e /ransizione {.0, il nuovo *iano intende introdurre un sistema di incentivi finalizzati all½efficientamento dei processi industriali. L’obiettivo resta sbloccare gli investimenti delle imprese e promuovere l’avanzamento verso una manifattura 5.0. per¢ fondamentale, in questo momento, tradurre al piÙ presto il *iano in misure concrete, tramite l½emanazione dei fondamentali decreti attuativi. ,icordiamo che il *iano x.0 m finanziato dai fondi europei del *nrr, e per questo richiede tempi di rendicontazione piÙ stringenti\ non saranno possibili proroghe, e ogni ritardo danneggerà le imprese che oggi piÙ che mai necessitano di sostegno. iFerr: Come valuta l’importanza del Made in Italy nel suo nuovo ruolo e quali iniziative sRecificJe Rrevede di RroOuovere Rer valorizzare ulteriormente questo marchio a livello internazionale? M.N: ½industria meccanica rappresentata in Ƃnima Confindustria m un comparto che in Italia oggi genera valore per xx,x miliardi di fatturato, di cui il È0¯ m destinato all½estero. Ƃnche nelle difficoltà che stanno segnando i mercati, l½eÝport m rimasto un importante motore per la nostra manifattura, e tale risultato m sintomo del grande valore riconosciuto al ade in ItalÞ in tutto il mondo. Un’eccellenza che affonda le radici nella capacità della meccanica italiana di preservare e coltivare un know how unico al mondo, con lo sguardo sempre aperto al futuro. /ramite iniziative e collaborazioni, il lavoro delle realtà federative e associative contribuisce in modo importante alla valorizzazione della cultura di settore, tutelando e coltivandone l½unicità e la competitività anche sui mercati esteri. iFerr: Dal mese di giugno lascerà il ruolo di presidente di Anima: quali sono le principali sfide con cui si Ä dovuto confrontare nel suo mandato? M.N: a sfida piÙ grande, come m ovvio, m stata rappresentata dallo scoppio della pandemia da Covid£, nel Ó0Ó0, un colpo durissimo per le imprese oltre che per la popolazione. urante le fasi piÙ acute dell½emergenza, la federazione si m attivata lavorando per sostenere e tutelare le aziende della meccanica, avviando iniziative per orientare le aziende e informarle sui nuovi cambiamenti in atto in Italia e nel mondo. Ƃnche in altri momenti la meccanica ha dovuto confrontarsi con sfide ingenti, come nel caso della brusca interruzione dei bonus edilizi, che si m riverberata fortemente sulle imprese. Ƃnche durante i periodi piÙ sfidanti, per¢, la meccanica ha saputo reagire, anche grazie al ruolo delle associazioni nell½accompagnare le imprese durante le sfide e tornare su un percorso di crescita. iFerr: Quali sono oggi i suoi obiettivi per il futuro? M.N: In continuità con i valori e gli obiettivi che hanno contraddistinto i miei mandati come presidente di Ƃnima, nel nuovo ruolo di vicepresidente di Confindustria sarà mio iORegno sostenere la definizione e lo sviluRRo di RoliticJe industriali efficaci e caRaci di sostenere l’industria, nella prospettiva dell½imprescindibile transizione energetica e sostenibile. ½obiettivo m accompagnare l½industria verso una crescita improntata alla responsabilità ambientale, per rafforzare la competitività delle imprese italiane nel segno della coesione e la collaborazione tra le forze produttive. “L’OBIETTIVO È ACCOMPAGNARE L’INDUSTRIA VERSO UNA CRESCITA IMPRONTATA ALLA RESPONSABILITÀ AMBIENTALE, PER RAFFORZARE LA COMPETITIVITÀ DELLE IMPRESE ITALIANE NEL SEGNO DELLA COESIONE E LA COLLABORAZIONE TRA LE FORZE PRODUTTIVE ” >
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